E’ stata revocata dal Gip di Termini Imerese la misura cautelare dell’obbligo di firma per due dipendenti comunali finiti sotto inchiesta nei giorni scorsi.
Il giudice ha infatti modificato la precedente disposizioni per Giovanni Conigliaro ed Ignazio Demma, accusati insieme ad altri 21 colleghi di falsa attestazione di servizio e truffa in concorso, per essersi “aiutati” a vicenda nel timbrare i loro cartellini delle presenze in ufficio, secondo quanto riferito dal Pubblico Ministero. Il Gip ha così valutato positivamente l’esito dell’interrogatorio di garanzia reso da Conigliaro e Demma non ritenendo più utile il mantenimento della misura cautelare dell’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria, che è stata così revocata. Inoltre per quanto concerne Francesco La Mantia, che risulta tra i 23 dipendenti indagati, non è stata applicata nessuna misura cautelare e non ha ricevuto nessuna convocazione in tribunale per l’interrogatorio di garanzia.