Ma non era morto? Invece pare proprio di no.
Dopo mesi di silenzio, in cui viaggiavano voci di una sua dipartita perché ucciso da una bomba, da un missile o da un drone, rispunta Al Baghdadi, leader dell’Isis, che in un messaggio video lancia minacce, accuse ed inviti alla guerra santa. “Gli americani, i russi e gli europei sono terrorizzati dagli attacchi dei mujaheddin”, ha detto, e poi “i nordcoreani hanno cominciato a minacciare l’America e il Giappone con la loro potenza nucleare”. Rivolgendosi ai “soldati dell’Islam e ai seguaci del Califfato, ovunque si trovino”, al Baghdadi esorta a “distruggere ogni tiranno, dentro o fuori i territori dello stato islamico” e a “intensificare i colpi contro i miscredenti”. Non è chiaro quando sia stato registrato il videomessaggio, ma poiché lo sceicco parla delle minacce della Corea del Nord a Stati Uniti e Giappone, si ipotizza una sua registrazione ai primi di settembre.