Prometteva assunzioni in Poste italiane, in cambio di denaro e sesso.
Così il palermitano Antonio Fantaci, ex portalettere, si fingeva dirigente di punta dipendente delle Poste, promettendo alle sue vittime un lavoro sicuro, chiedendo in cambio soldi (15mila euro) o sesso e minacciando pure le vittime, se gli avessero chiesto la restituzione delle somme versate. In 23 ci sono cascati, irretiti dalla sua parlantina e dalla possibilità di sistemarsi, ma alla fine il “giocattolo” si è rotto, qualcuno delle sue “prede” ha parlato e per Faraci sono scattate a marzo le manette. Ieri il gup di Palermo l’ha condannato con rito abbreviato alla pena di sei anni e otto mesi di reclusione. Secondo quanto accertato dalla guardia di finanza l’ex postino aveva intascato con questo metodo almeno 300mila euro.
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