375 voti favorevoli e 215 contrari; una cinquantina di franchi tiratori.
Con questo risultato ieri sera alla Camera dei deputati è stata approvato il “Rosatellum bis”, la nuova legge elettorale nazionale. Lo schema supera indenne le insidie del voto segreto e viene approvato comunque. Lo scrutinio segreto, chiesto dai deputati di Mdp, non è bastato a sbarrare la strada dell’approvazione. “E’ una grande soddisfazione: abbiamo dimostrato che è una legge scritta con la forte volontà del Pd ma con una maggioranza larga”, ha detto il “papà” del testo legislativo, Ettore Rosato. Per Roberto Speranza (Mdp), si tratta invece di una “pagina nera”, una legge elettorale sospinta “a colpi di fiducie a pochi mesi dallo scioglimento delle camere”. Il grillino Di Maio ha sottolineato che “stanno imponendo al paese una legge elettorale calpestando le prerogative del Parlamento, una storia già vista”. Il voto finale è arrivato fra scontri in aula e manifestazioni di protesta davanti al palazzo, inscenate dai sostenitori M5s, Fratelli d’Italia, e tutta la variegata compagine di sinistra, contrari al testo della nuova legge elettorale ed all’anomala alleanza Pd-FI-Ap-Ala-Noi con Salvini.