Potrebbe non essere morta per un improvviso malore, ma uccisa.
E’ questa l’ipotesi investigativa su cui stanno indagando i carabinieri ed i magistrati della Procura della Repubblica di Termini Imerese, dopo la morte a Cerda di Alina Elena Bità, 29enne di origini romene, sposata con un cerdese, avvenuta il 9 ottobre. Sul suo collo sono stati trovati dei segni, che hanno indotto gli inquirenti a non chiudere subito la vicenda con una archiviazione per morte accidentale ed improvvisa, ma a sospettare qualcos’altro, anche un omicidio, disponendo così l’autopsia sul cadavere, che sola potrebbe chiarire tutto. Bità è stata trovata dal marito la mattina del 9 ottobre in casa, riversa a terra, morta, per cui si è subito ipotizzato un malore improvviso. Ma dopo l’esame più attento del cadavere, sono stati trovati sul collo della donna alcuni strani segni, che possono significare tante cose, ma hanno fatto ipotizzare anche un possibile omicidio. Finora non ci sono persone indagate per l’episodio e gli inquirenti stanno procedendo a ricostruire le ultime ore della vittima, per capire cosa sia potuto accadere realmente il 9 ottobre e come.