Non sono le armi tradizionali o quelle termonucleari che fanno più paura, ma gli attacchi informatici.
Il New York Times ha raccontato in un articolo come da anni il mondo è sotto attacco della Corea del Nord, con danni da centinaia di milioni di dollari. Ma non si tratta di missili o proiettili, ma di hacker mobilitati a decine per compiere attacchi informatici contro i sistemi elettronici e digitali di mezzo mondo, di quelli che quel paese ritiene i suoi nemici, primi fra tutti gli Usa. Le attività degli hacker sono ampie e sono organizzate sia per sottrarre informazioni riservate ai governi, sia per mettere in piedi truffe che fruttano al governo nordcoreano quasi un miliardo di dollari ogni anno, facendo al contempo molti danni ai sistemi elettronici ed informatici di governi e società. Altro che guerra come la pensiamo e temiamo tutti noi…