Lo scorso lunedì 23 ottobre si è tenuto presso la sede storica del comune di Termini Imerese un incontro preliminare tra il sindaco Francesco Giunta, l’assessore al Bilancio Salvatore Messineo, il segretario generale Nello Piraino, il dirigente del settore finanziario Maurizio Scimeca, e la signora Emilia Insalaco, responsabile ufficio tributi con i rappresentanti di Riscossione Sicilia Spa, al fine di concordare ogni utile azione per il recupero forzoso delle imposte comunali dovute dai tantissimi cittadini morosi.
L’incontro è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale che, dopo il suo insediamento, ha trovato, a causa dell’elevata percentuale di evasione registrata in questi ultimi anni, le casse del comune di Termini Imerese con i fondi ridotti all’osso ed in enorme sofferenza economica.
In particolare, nel corso dell’incontro l’amministrazione comunale, gli uffici e i rappresentanti di Riscossione Sicilia hanno individuato le soluzione più idonee al recupero coattivo della Tari e dell’Imu. Si è deciso, altresì, di adottare tutti gli strumenti idonei che la legge consente, compreso il prelievo coattivo sui conti correnti bancari e postali, il blocco dei beni mobili registrati (autoveicoli, motocicli), esecuzioni immobiliari.
Nel corso del tavolo tecnico si è stabilito di affidare a Riscossione Sicilia anche i ruoli derivanti dalle multe elevate dalla Polizia Municipale in violazione alle norme del codice della strada.
Il sindaco ha colto l’occasione per chiedere ai rappresentanti della società di riscossione notizie in merito ai ruoli già affidati, negli anni passati, all’agente (quantificabili in circa 10 milioni di euro) per i quali, ad oggi, non si conoscono gli esiti ai fini del recupero.
Da parte di Riscossione Sicilia sono pervenute rassicurazioni in merito alle azioni di recupero del pregresso e, in particolare, di tutto ciò che l’amministrazione comunale vorrà affidare ai fini del recupero di imposte evase.
A margine dell’incontro, il sindaco Francesco Giunta ha dichiarato: “Pur nella consapevolezza delle notevoli difficoltà economiche che una larga fascia di popolazione vive, non possiamo più tollerare che una percentuale vicina al 50% dei nostri concittadini evada, ormai con abitualità, il dovuto pagamento delle imposte comunali. Aspetto ancor più grave – sottolinea il primo cittadino – che nel lungo elenco degli evasori abituali, vi siano soggetti con grande capacità contributiva e reddituale e che da anni, in baffo ai bisogni dei più deboli, non fanno il proprio dovere. Da oggi pugno duro per gli evasori”.
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