Noto antica: gli ultimi scavi trasformeranno il sito in un parco archeologico

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Dall’epoca preistorica l’altopiano dell’antica Noto presentava una zona chiusa da due gole, con l’abitato definito da massicce fortificazioni create intorno alle case, ricavate nella roccia, risalenti all’età greca.

Un team di studenti ha rispolverato nell’antica Noto, Netum, i resti di un reparto militare, commentando l’iter degli scavi durante un incontro tenutosi presso Palazzo Ducezio: si tradurrebbe l’iscrizione celebrativa in marmo “non conquistata con forza” che si nota sulla “Porta della montagna”  della cinta muraria araba (con diverse feritoie) del centro abitato; è presente una scala che portava su di una muraglia; regge ancora il castello reale con la sua torre, la chiesa e le modifiche di età aragonese. La città antica presentava strutture tipiche del medioevo, nata sul colle Alveria e distrutta da un terremoto nel 1963; si prevede la realizzazione di un parco archeologico in collaborazione con la Soprintendenza e con l’Istituto per gli studi di Noto antica, per risanare il sito mai completato.
Maria Rosaria Sinatra