Il Museo internazionale delle marionette vince il Premio Museo dell’anno 2017

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Il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino è stato proclamato vincitore del Premio Icom – Italia, Museo dell’anno 2017. E’ il riconoscimento di maggior prestigio di cui possa fregiarsi un museo in Italia, che quest’anno arriva per il museo palermitano.

Un premio che ricompensa di tanti sacrifici, per questo museo nato da una collezione privata, che negli anni ha saputo resistere e conquistare il cuore e la mente dei visitatori, divenendo anche uno dei punti di riferimento per la vita culturale della città, come afferma la motivazione che è stata letta durante la cerimonia che si è a Palazzo Brera, nella sala della Biblioteca Nazionale Braidense.
Tiziana Maffei, Presidente Icom Italia, ha dichiarato: «I lavori della giuria si sono conclusi, ho il piacere di comunicare che il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino è stato scelto unanimemente come vincitore del Premio ICOM Italia – Museo dell’anno 2017, per le seguenti motivazioni: “Il Museo sa valorizzare allo stesso modo il patrimonio materiale e quello immateriale. In una città fortemente turistica e ricca di storia il museo sa attrarre numerosi tipi di pubblico con una collezione originale e programmi di qualità. Gli importanti riconoscimenti UNESCO, le collaborazioni internazionali e la viva partecipazione della comunità palerminata hanno da anni segnalato questo museo come uno dei più amati e meravigliosi musei italiani. Un pubblico vasto e appassionato è legato agli spettacoli organizzati frequentemente dal museo e ai laboratori per i ragazzi. Accessibile a tutti i visitatori, impressiona per la indimenticabile bellezza delle esposizioni”».
Rosario Perricone, Presidente e Direttore del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, ritirando il Premio ha commentato: «Riceviamo con grande entusiasmo e onore questo prestigioso riconoscimento che premia il lavoro svolto con impegno, passione e perseveranza negli oltre quarant’anni di attività del Museo. Un ringraziamento alla giuria, a ICOM e a SIMBDEA che hanno avuto la sensibilità di intercettare le molteplici sfaccettature di una istituzione come il Museo Pasqualino, impegnato su diversi fronti ed esempio, speriamo, di come le tradizioni popolari e il patrimonio culturale immateriale possano felicemente coniugare sguardo laterale sul passato e apertura verso il nuovo, l’oggi, l’Altro. Siamo una istituzione culturale, aperta alla città e alla contemporaneità dell’agire. Lo dimostrano anche le innumerevoli iniziative organizzate nell’ultimo quinquennio: 40 mostre in Italia e all’estero; 60 iniziative di studio tra seminari, conferenze, convegni; oltre 1000 spettacoli tra opera dei pupi e teatro di figura e di immagine; il prestigioso Festival di Morgana, giunto quest’anno alla 42esima edizione. E poi le presentazioni di prodotti editoriali (oltre 30), le iniziative formative e didattiche; l’attività di ricerca ed editoriale – importante occasione di approfondimento sui diversi temi della tradizione e del contemporaneo. Un incrocio e un incontro tra teatro, letteratura, arte, ricerca, antropologia, che fa delle pratiche tradizionali a forte carattere comunitario un punto di partenza, grazie ad un approccio multidisciplinare e transculturale. Un ringraziamento agli interlocutori istituzionali e non, italiani e stranieri, che hanno fatto rete con il Museo, ponendo al centro il territorio ma aprendo anche nuovi orizzonti. E un ringraziamento allo staff e ai collaboratori che, infaticabili, hanno dato corpo ai sogni e ai progetti, che via via si andavano e si vanno realizzando».
Jeanne Vibaek Pasqualino,  fondatrice del Museo, ha commentato: «Un Premio importantissimo che mi rende felice e corona un lungo iter, iniziato tanti anni fa insieme ad Antonio Pasqualino. Il lavoro è proseguito sempre cercando di migliorare il rapporto con il pubblico, approfondendo gli studi, ascoltando le esigenze di chi visita e di chi fruisce del museo. Ma nessuno è solo e realizza simili traguardi, occorre la collaborazione di tante persone: voglio ringraziare il direttore, Rosario Perricone, il personale che ci ha sempre sostenuto anche in momenti difficili, gli studiosi e gli artisti che hanno collaborato con noi in questi anni, e il gruppo di amici che tanti anni fa ci incoraggiò a fondare il museo, il Prof. Buttitta, Piersanti Mattarella, Alberto Bombace, Francesco Agnello».