Aperte dalle 8 di stamane le urne per l’elezione del presidente della Regione e dell’Assemblea regionale siciliana.
Al voto 4 milioni 661.123 elettori chiamati a scegliere uno dei cinque candidati governatori. Nelle elezioni precedenti si recarono ai seggi solo 2,2 milioni di siciliani, appena il 47,07%. A Termini Imerese il 28 ottobre 2012 votò il 50,87%, a Castelbuono il 51,88%, mentre a Cefalù solamente il 40,84%. Il paese del comprensorio dove si votò di più fu Aliminusa che raggiunse il 67,4%.
Si vota fino alle 22. Lo spoglio inizierà domani alle 8. Per la prima volta si dovranno scegliere non 90, ma 70 deputati: conseguenza della norma costituzionale del 2013 che ha ridotto la composizione di Sala d’Ercole.
Non è previsto turno di ballottaggio: è eletto presidente chi ottiene più voti. In base alla legge regionale, la scheda è unica e l’elettore dispone di due voti, uno per la scelta della lista regionale, l’altro per la lista provinciale. Nell’ambito della lista provinciale prescelta, l’elettore può altresì esprimere la preferenza per uno dei candidati alla carica di deputato regionale compreso nella stessa lista. E’ possibile il voto disgiunto.
Cinque i candidati: Giancarlo Cancelleri, candidato alla Presidenza del M5S; per la Sinistra c’è Claudio Fava: ad appoggiarlo una coalizione formata da Sinistra Italiana, Mdp-Art1, Verdi, Rifondazione comunista e movimenti civici; per il centro sinistra è in corsa il rettore di Palermo, Fabrizio Micari, sostenuto da PD, Ap, Sicilia Futura, Idv, Arcipelago; Nello Musumeci è invece in corsa per il Centro destra, sostenuto da Fi, Udc, Fdl, Lega, Diventerà Bellissima, autonomisti. Infine l’indipendentista Roberto La Rosa sostenuto dal movimento dei Siciliani Liberi.