A seguito dell’articolo di Esperonews “Adottate le prime 15 palme del Belvedere di Termini. Tra l’indifferenza dei politici e degli amministratori comunali” il Comune di Termini, a firma del Sindaco Francesco Giunta, ha inviato una lettera chiedendo una rettifica, che volentieri pubblichiamo. Ecco il testo integrale.
“Si fa riferimento all’articolo di Esperonews del 1° novembre u.s., avente per titolo “Adottate le prime 15 palme del Belvedere di Termini. Tra l’indifferenza dei politici e degli amministratori comunali”. Il testo dell’articolo, tra le altre cose, ribadisce, rafforzandolo, il concetto secondo il quale l’Amministrazione comunale non aveva risposto all’appello delle due associazioni. Tale asserzione è falsa e si richiede una pronta rettifica.
In data 25 settembre 2017 le Associazioni “BCsicilia” e la “Casa di Stenio”, in considerazione delle difficoltà economiche del Comune, proponevano al Comune stesso una forma di collaborazione, consistente nella esecuzione di trattamenti contro il punteruolo rosso delle palme del Belvedere e di Piazza Duomo. Tali trattamenti sarebbero stati eseguiti da una ditta termitana, in collaborazione con il servizio ville e giardini del Comune.
La riposta, affermativa, veniva inviata alle due associazioni in data 27 settembre. Qualche giorno dopo gli interventi, su tutte le palme del Belvedere e di Piazza Duomo, venivano effettivamente eseguiti. La lettera delle Associazioni non conteneva invece alcun riferimento all’adozione di piante.
Quindi quanto asserito dall’estensore dell’articolo, circa “l’indifferenza” dell’Amministrazione comunale, è destituito di ogni fondamento, mentre quanto sopra descritto dimostra al contrario la pronta disponibilità della stessa Amministrazione ad ogni iniziativa di volontariato in un momento di grave difficoltà economica dell’Ente”.
Si rimane in attesa della pubblicazione della presente rettifica.
Distinti saluti
Il Sindaco Francesco Giunta”
Quanto scritto nella lettera a firma del Sindaco Francesco Giunta è assolutamente vero, niente da aggiungere o obiettare. Anzi va sottolineato che in questo caso la collaborazione del Comune, tramite i suoi uffici tecnici, è stata pronta, immediata ed efficace, in una parola: semplicemente encomiabile.
L’unico problema è che nell’articolo nessuno ha scritto dell’indifferenza o della scarsa collaborazione del Comune di Termini Imerese. E leggendolo attentamente non c’è nessun riferimento all’Amministrazione comunale.
Lo spieghiamo meglio, ripercorrendo in un attimo la vicenda.
Considerato che le palme del Belvedere stavano morendo a causa dell’attacco del punteruolo rosso e non era stato operato, da circa due anni, nessun trattamento, in quanto il Comune non aveva i fondi necessari, le Associazioni “BCsicilia” e “La Casa di Stenio” contattavano delle ditte specializzate per ottenere dei preventivi per un intervento a salvaguardia delle piante. Nella migliore offerta pervenuta, l’impresa chiedeva 50 euro per garantire il trattamento per un anno di ogni singola pianta. A seguito di ciò venne inviata una comunicazione al Comune per far conoscere il progetto e la richiesta di collaborazione: la risposta fu immediata e affermativa. L’idea inoltre era di coprire le spese attraverso una sorta di sottoscrizione pubblica, facendo “adottare” ai cittadini le singole palme. Ma l’obiettivo non era solo di recuperare i fondi necessari per la cura, ma di favorire la crescita di una sensibilità per cui il patrimonio cittadino sia culturale che ambientale appartiene alla comunità intera, di cui tutti ne devono avere cura.
In questo contesto le Associazioni hanno chiesto, nel comunicato stampa che lanciava l’iniziativa, a coloro che ricoprivano una carica pubblica di fare il primo passo, di dare, come si suol dire, il buon esempio. Non quindi all’Amministrazione comunale era rivolto l’appello ma a persone singole: il sindaco, il vicesindaco, gli assessori, i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, cittadini di Termini che in questo momento ricoprono una carica pubblica e si ritiene dovrebbero essere i più sensibili e disponibili ad adottare, a proprie spese, una palma, garantendone la sopravvivenza per un anno. E fino adesso, senza possibilità di smentita, nessuno di quanti sono stati chiamati in causa ha dato un minimo di contributo. All’appello hanno risposto invece semplici cittadini, associazioni e commercianti.
L’articolo di Esperonews lamentava proprio questo.
E il gesto di un gruppo spontaneo di una quindicina di ragazzi che si sono autotassati con tre euro ciascuno per salvare una palma, consentiteci, è uno schiaffo morale ai tanti politici e amministratori, e non solo. E affinché non ci siano equivoci, il discorso non vale solo per la politica, ma anche per le tante associazioni e circoli cittadini, impegnati in ambito culturale e sociale, che dichiarano di avere a cuore le sorti di questa città. Sappiamo in quali ristrettezze vivono queste realtà, ma a chiedere anche uno o due euro a socio o mettere insieme più associazioni per raggiungere facilmente l’obiettivo.
Sarebbe stato un nobile gesto e un bel segnale per il futuro di questa città. Ma siamo fiduciosi: c’è sempre tempo per recuperare.