La Polizia ha denunciato un 40enne cittadino ivoriano, accusato della ricettazione di decine di apparecchi elettronici.
Riannodando i fili di una complessa indagine, i poliziotti del Commissariato di P.S. “Brancaccio” sono giunti in un appartamento di vicolo Muzio, nel cuore dell’Albergheria. Il sospetto era che nell’appartamento si celassero alcuni dispositivi elettronici di dubbia provenienza. Cellulari, monitor, computer, videogiochi e consolle, macchine fotografiche digitali, supporti informatici, televisori ed altri ritrovati tecnologici, rinvenuti dagli agenti nel corso della perquisizione, costituivano un assortimento elettronico da fare invidia ai più forniti “grandi magazzini” di città. Alla richiesta di chiarimenti sulla provenienza del materiale, l’ivoriano, inquilino dell’abitazione, ha opposto un assoluto riserbo. Risalire ai proprietari dei numerosi articoli elettronici non sarà operazione semplice anche alla luce di una particolare accortezza adottata dall’ivoriano: telefonini ed altri supporti elettronici di presumibile provenienza furtiva erano stati, infatti, privati dei codici imei e di riconoscimento attraverso sofistificate operazione di settaggio informatico. Ad un primo esame, finora, è stato possibile accertare la provenienza di alcune pen drive e di un modem, risultati sottratti la sera precedente a quella del controllo di polizia ad una ditta che stava efettuando lavori all’interno di un ospedale del capoluogo. Tali dispositivi sono già stati riconsegnati ai titolari della ditta.