Nel corso del pomeriggio, numerose pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sono state inviate nel luogo dove era stata segnalata la molesta presenza di un uomo che minacciava di morte un residente.
Raggiunto via Centuripe (nella foto), nei pressi di viale Michelangelo a Palermo, gli agenti hanno registrato la presenza di un uomo corrispondente alle descrizioni ricevute, fermo davanti ad uno scooter e quindi hanno avviato le pratiche di identificazione. Dagli accertamenti è emerso come l’uomo, Giuseppe Triolo, pregiudicato palermitano di 45 anni, fosse ristretto in regime di Detenzione Domiciliare e quindi si è preso atto della sua evasione da tale misura, tanto da procedere al suo arresto.
Con il provvedimento di arresto, gli agenti non soltanto hanno sanzionato una violazione penale ma, sostanzialmente, hanno scongiurato la probabile commissione di altri reati e che la situazione degenerasse. Come appreso da numerosi familiari del Triolo, lo stesso era giunto in via Centuripe dinanzi l’abitazione di un congiunto per vendicare un “affronto”, subito pochi minuti prima durante una accesa discussione familiare. Non riuscendo ad entrare in contatto con il congiunto, Giuseppe Triolo era rimasto in paziente attesa sotto la casa del parente e quali fossero le sue intenzioni è stato facile desumerlo non soltanto dall’inequivocabile kit di utensili trovati nella sua disponibilità (un cacciavite ed un coltello da cucina) ma anche dalle sue perentorie minacce di morte rivolte al congiunto e proferite senza alcuna esitazione, anche alla presenza degli agenti. L’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.
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