La Polizia di Stato ha attuato misure stringenti nei confronti di quattro truffatori che avevano messo a segno dei colpi. I raggiri posti in essere dai quattro sono quelli classici della cosiddetta truffa “dello specchietto” e della vendita di falsi gioielli.
Nel primo episodio, due giovani della provincia di Catania hanno avvicinato un anziano automobilista, nei pressi di Corso Calatafimi, con il chiaro intento di mettere in scena la truffa dello specchietto, fingendo di essere stati colpiti dal veicolo dell’uomo. Solo la presenza degli agenti, insospettiti dal conciliabolo fra i tre, ha impedito che il disegno criminoso, posto in essere dai due giovani, andasse a buon fine. Gli altri due episodi, hanno visto andare in scena l’ennesima vendita di false pietre preziose da parte di due palermitani .
Teatro della scena questa volta è stata la cittadina di Capaci, uno dei due fingendosi un ufficiale della Marina insieme al suo complice tentava di vendere dei falsi diamanti a degli anziani residenti in quel Comune. Ma stavolta la truffa non andava in porto grazie al tempestivo intervento di una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri che si trovava a transitare durante un servizio di prevenzione e controllo del territorio e si accorgeva subito della tentata truffa. I due venivano identificati per I.G., palermitano di anni 27, che veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa e sostituzione di persona mentre l’altro palermitano, identificato per N.G. di anni 49 veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa. Per i quattro truffatori il Questore ha emesso fogli di via obbligatorio ai sensi dell’art. 2 del D. Lgs. 159/2011, grazie al quale, i due catanesi non potranno far ritorno nel Comune di Palermo per almeno tre anni ed invece i due palermtiani non potranno andare per tre anni nel Comune di Capaci.
A tal proposito la Polizia di Stato ha redatto un “vademecum” di consigli utili contro le truffe, consultabile sul sito www.poliziadistato.it; di seguito riportiamo alcuni suggerimenti su come difendersi quando ci si trova davanti a episodi criminosi come quelli nello specifico trattati:
Raggiro dello specchietto
Il truffatore procede a bassa velocità o si posiziona in doppia fila lungo una strada generalmente stretta ed angusta, sceglie, quale vittima del raggiro, un automobilista anziano e, simulando con il malcapitato un urto, finge un danno al suo specchietto retrovisore, chiedendone il risarcimento in via amichevole, pena il ricorso alle vie legali. La vittima, spesso sorpresa dal precipitare degli eventi, costernata dall’aver provocato il danno ed infastidita dall’idea di una grana giudiziaria, decide di accettare il compromesso proposto dal truffatore e di versargli così una somma di denaro per chiudere l’episodio in via “bonaria”.
False pietre preziose e gioielli
ll consolidato clichè della truffa delle pietre preziose è realizzato da un finto squattrinato che, per impellenti necessità economiche, ha l’esigenza di vendere, anche sottocosto, gemme, gioielli o altri preziosi; per rendere più convincente la truffa, al siparietto di solito si aggiungono un fantomatico orafo ed un potenziale acquirente pronti a pagare subito la merce.
Per evitare di incorrere in questi raggiri, la Polizia di Stato rivolge un appello ai cittadini a non cedere alle offerte di apparenti vantaggi, proposti sotto l’ingannevole veste di irrinunciabili acquisti ed imperdibili beni a prezzi di saldo.
Tali offerte sono solitamente proposte su strada da sconosciuti, magari ben vestiti e particolarmente convincenti. In tali circostanze o, in altre analoghe, si consiglia di contattare il “113”, segnalando l’accaduto e fornendo indicazioni utili per individuare gli autori del tentato raggiro.