Ultimo Natale per l’Amministrazione di Campofelice di Roccella passato tra i banchi di scuola

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Alcune abitudini iniziano per caso, e a volte, prendono quasi la forma delle tradizioni.

Già la precedente amministrazione campofelicese aveva iniziato raggiungendo ogni singola classe, dalla scuola materna alle classi della scuola superiore. Una preziosa occasione nella quale consegnare una lettera d’auguri a tutta la comunità; omaggiare ogni bambino con un regalo, ed in molte occasioni si è trattato di un libro; ma soprattutto un incontro tra amministratori, bambini, adolescenti, insegnanti che è sempre avvenuto con lo spirito natalizio della semplice condivisione.
Quest’anno, non è stato il primo e purtroppo non sarà l’ultimo, nel quale la crisi economica ha portato, sindaco ed assessore all’istruzione, a contenere al massimo i costi di un incontro al quale gli amministratori uscenti non hanno voluto rinunciare.
Mentre probabilmente, in altri sedi, si ragiona e si discute del futuro politico di Campofelice non tralasciando alcuna ipotesi, sia in termini di alleanze sia in nomi e volti più o meno noti, tra i banchi di scuola, si è realizzato l’incontro tra gli amministratori e la scuola, tra la politica e la comunità, senza convenevoli ed inutili “protocolli” per dirsi semplicemente: auguri.
Un incontro in cui gli amministratori non hanno parlato il “politichese” ma il linguaggio del cuore: del resto non si può fare diversamente quando si gira tra i banchi di scuola di bambini e ragazzi.
Nell’occasione i giovanissimi studenti sono anche diventati destinatari e latori per le proprie famiglie di una lettera d’auguri a firma del sindaco Rosario Massimo Battaglia e dell’assessore alla cultura e alla pubblica istruzione Michela Taravella.
Una lettera che, come è normale che sia, ognuno leggerà vedendovi ciò che vuole: i sostenitori ne acclameranno le belle parole, gli oppositori denigreranno persino le virgole; ma ciò è nell’ordine comune di come vanno le cose, e la politica, purtroppo, è anche questo.
Vogliamo però porre l’attenzione del lettore su due passaggi: “.., le continue e costanti minacce alla nostra stabilità ed alla pace che promanano da varie parti del Mondo, stanno mettendo a dura prova il nostro modo di vivere ed alimentando un diffuso sentimento di incertezza e di precarietà.”
Un pensiero sicuramente forte, che pone Campofelice di Roccella al centro del Mondo in un modo che nessuno avrebbe mai voluto. Sono sentimenti di paura che se si sono voluti esprimere in una lettera d’auguri natalizia forse sono veri, forse sono pensieri presenti nel nostro quotidiano più di quanto ci rendiamo conto. Pensieri che rendono il Natale forse più freddo ma ai quali non si vuole soccombere.
Infatti “Eppure, nonostante queste condizioni sfavorevoli, è in momenti difficili come questo che deve rafforzarsi in noi il senso di appartenenza alla comunità e l’amore per essa. …mettere in discussione voi stessi e le vostre certezze per cominciare a valutare e comprendere l’altro e ciò che vi sta intorno, condividendo i disagi e le difficoltà di ciascuno, maturando la volontà di migliorare…”
Nelli Minneci