E’ ancora avvolta nel mistero la dinamica dell’incidente che ha visto colpito alla testa da un proiettile vagante il minorenne di Parete, in provincia di Caserta.
La natura dell’episodio è ancora da chiarire ed i carabinieri del posto che stanno indagando si trovano in un vero ginepraio. Non si sa ancora se sia stata una bravata, un incidente, un attentato voluto, che pone in luce il problema del possesso e dell’uso di armi da fuoco da parte di privati cittadini. Il giovane è ancora in coma farmacologico ed i medici nel corso dell’operazione si sono accorti che è stato colpito di striscio alla testa anche da un secondo proiettile, che ha provocato solo una leggera ferita. Quindi i colpi sparati sarebbero più d’uno e chi ha sparato non lo ha fatto a caso, probabilmente stava maneggiando l’arma, forse per provarla, ed i colpi sono partiti forse accidentalmente o intenzionalmente, anche se non per uccidere o ferire proprio il ragazzo, che sarebbe solo una vittima accidentale. Intanto ieri si è svolta in paese una manifestazione di solidarietà verso il quattordicenne (nella foto, un lenzuolo di incoraggiamento per il giovane ferito), che lotta con la vita dal suo letto d’ospedale, mentre il sindaco ha promesso che il comune si costituirà parte civile nel processo penale che sarà instaurato quando verranno individuati gli autori del folle gesto.