Il pizzo della mafia anche sui rifugiati

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Non lasciano spazio a nessuno, non rinunciano a nulla.

I boss mafiosi chiedono il pizzo su tutto, cercano di fare “affari” su ogni cosa, anche sui centri di accoglienza per i rifugiati. Ad Agrigento un blitz dei carabinieri, operato su richiesta della Dda di Palermo, ha “fruttato” 56 arresti, tra cui Santo Sabella, sindaco di San Biagio Platani, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, e Francesco Fragapane, 37 anni, reggente del mandamento di Santa Elisabetta, dove Cosa nostra si occupa di estorsioni, voto di scambio, appalti pubblici, slot machine, droga e adesso anche migranti, ritenuti un “affare redditizio”, per i continui sbarchi sull’isola, che richiedono pasti e posti letto per tutti. Le intercettazioni hanno svelato così che la mafia stava tentando di indurre il titolare della associazione “Omnia Academy” di Favara, che ospita minori extracomunitari sbarcati sulle coste siciliane, “a mettersi a posto” ed assumere anche la figlia di un uomo d’onore, permettendo così alla mafia di entrare direttamente nell’affare migranti.