I Dem accettano il compromesso. Negli Usa finisce lo shutdown

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Alla fine hanno ceduto, per senso di responsabilità verso la nazione.

I parlamentari Democratici Usa accettano un compromesso nel braccio di ferro che li ha visti contrapposti ai Conservatori, circa le norme finanziarie. E così dopo pochi giorni finisce lo shutdown. L’accordo è stato annunciato dal capogruppo dem al Senato, Chuck Schumer, che prevede un’intesa per un provvedimento di spesa temporaneo, in vista di un “accordo globale” entro l’8 febbraio sui dreamer, i circa 700mila immigrati arrivati illegalmente negli Stati Uniti quando erano bambini e che i dem cercano di “sanare”, dando loro la cittadinanza, in opposizione alla volontà del Gop. Così “riapre il governo”, dopo il blocco dei giorni scorsi, per la mancata approvazione della legge che finanzia le attività federali e che ha paralizzato tantissimi servizi considerati non essenziali, come l’accesso ai musei. Donald Trump ha subito approfittato dell’accordo, per considerarlo un suo successo. In realtà il presidente Usa per sbloccare la situazione di stallo totale ha dovuto accettare una trattativa sui dreamer.