Donna 34enne accusata dalla Questura di Ravenna per truffa aggravata. Era stata già denunciata a Termini Imerese

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La Questura di Ravenna ha denunciato una donna di 34 anni per il reato di truffa aggravata.

La Polizia di Stato di Faenza ha raccolto la denuncia di un cittadino che ha raccontato agli agenti di avere ricevuto, da parte dell’INPS, un avviso di accertamento per mancato pagamento di quasi 7000 euro, relativi a contributi omessi a decorrere dal 2012 per lavoro domestico come datore di lavoro e relativo ad una lavoratrice della Costa d’Avorio di 34 anni. L’uomo ha però dichiarato di non avere mai avuto rapporti di lavoro con la donna indicata nella missiva, che a lui risultava totalmente sconosciuta. All’INPS risultava che nel giugno 2006 era stato aperto a suo nome, per via telematica, il rapporto di lavoro in questione; erano stati versati i contributi fino al 24 giugno dello stesso anno, quindi più nulla e la posizione della lavoratrice risultava quindi ancora aperta. Gli accertamenti effettuati dagli investigatori del Commissariato hanno permesso di accertare che l’uomo non aveva assunto nessuno e che la donna, al momento non rintracciabile sul territorio nazionale, era stata invece titolare di permesso di soggiorno dal 2005 fino a luglio 2014 e che aveva a suo carico un precedente di polizia per truffa per fatti accaduti a Termini Imerese. La donna è stata quindi denunciata a piede libero alla Procure della Repubblica di Ravenna per truffa aggravata ai danni dello Stato finalizzata al conseguimento di contributi previdenziali. Sono in corso le ulteriori indagini al fine di individuare i complici della donna.