Niente assoluzione per Marco Cappato e neppure condanna, ma atti inviati alla Corte costituzionale.
La corte d’assise di Milano, nel corso del processo contro Marco Cappato (nella foto), esponente radicale, per avere aiutato il suicidio assistito in Svizzera di Fabiano Antoniani, più noto come dj Fabo, non ha deciso né la condanna, né l’assoluzione dell’imputato, ma di rimettere gli atti processuali alla Consulta, perché valuti la legittimità costituzionale della norma che punisce tali comportamenti come istigazione al suicidio. Il processo di merito verrà adesso sospeso, in attesa della sentenza dei giudici costituzionali.