I fatti risalgono al 4 maggio 2017
Questa mattina la Squadra Mobile di Palermo ha proceduto all’esecuzione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un palermitano di 46 anni, Martino Biuso, indagato per il reato violenza sessuale, rapina e sequestro di persona. L’uomo è pregiudicato per i reati di rapina, lesioni, porto abusivo di arma ed è un lavoratore precario ex PIP.
I fatti risalgono al maggio dell’anno scorso allorché una ventenne cittadina inglese residente in città da qualche mese, dopo avere trascorso la notte con alcune amiche presso diversi locali, si era ritrovata da sola in via Roma intorno alle 4 del mattino ed era salita su una macchina credendo si trattasse di un taxi. L’autista invece di riportarla a casa l’aveva condotta in un luogo isolato, a Brancaccio, dove in auto aveva abusato di lei e l’aveva rapinata del cellulare e dei soldi, abbandonandola al buio. La ragazza aveva camminato tra i rifiuti ed era riuscita a raggiungere l’autostrada e solo dopo avere percorso più di un chilometro aveva trovato soccorso.
Le indagini iniziate immediatamente sono state molto articolate e complesse e hanno permesso di individuare l’indagato del quale si era in possesso solo di alcune immagini sfocate e del modello e colore dell’auto. Determinante è stato anche il ruolo del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica che attraverso gli operatori del laboratorio di biologia ha individuato sui vestiti della donna il profilo genetico dell’aggressore e lo ha confrontato con quello estratto dai reperti che con grande abilità sono stati acquisiti dal personale della squadra mobile, identificando l’autore del grave reato nell’odierno arrestato.
Il provvedimento odierno è stato emesso dal GIP dott. Roberto Riggio, su richiesta del P.M. dott.ssa Righi del pool dei reati sessuali, coordinato dal Proc. Agg., Dott. Ennio Petrigni.