Fino a 31 centesimi per le bottiglie di plastica restituite al supermercato.
Sembra questa la ricetta ideale contro lo spreco e per favorire il riciclo e l’ambiente. E viene dalla Norvegia. Nel paese scandinavo il 96% delle bottiglie di plastica utilizzate viene riciclato, perché viene riconsegnato in negozio, dove vengono pagate anche 31 centesimi, realizzando un circolo virtuoso, che fa bene all’ambiente ed anche alle tasche dei consumatori. Ma come funziona? Chi acquista acqua, aranciata o altra bevanda venduta in bottiglie di plastica paga sul prezzo di vendita un sovrapprezzo. Se si vuole recuperarlo, occorre riportare le bottiglie al negozio, dove versare i vuoti in apposite macchinette, che rilasciano in cambio uno scontrino con cui poi avere indietro alla cassa i soldi. Ed i risultati di questo meccanismo semplicissimo sono eccellenti. Grazie ad esso in Norvegia il 96% delle bottiglie di plastica viene riconsegnato e riciclato. Meccanismo simile è da tempo adottato anche in Danimarca ed in Germania, anche lì con grande successo. Perché da noi no o per lo meno solo in piccolissima parte? Perché non si obbligano supermercati e negozi a mettere simili macchinette, che farebbero tanto bene all’ambiente ed anche ai cittadini?