Elezioni: tre donne M5S rappresenteranno a Roma il Comprensorio

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“Il talento delle donne” cantava un tempo Ivano Fossati. Ed il talento delle donne le ha fatte oggi classe dirigente in questa tornata elettorale 2018, almeno per il nostro Comprensorio.

Che peraltro è parte di un più ampio collegio elettorale che per la Camera arriva fino alle porte di Palermo, mentre per il Senato comprende tutta la Sicilia occidentale. Dicevamo talento delle donne perché ai primi posti in Parlamento per il M5S nel nostro Comprensorio abbiamo tre rappresentanti di quello che un tempo era detto “gentil sesso”. Si tratta della bagherese Vittoria Casa, alla Camera, e delle  termitane Loredana Russo ed Antonella Campagna, per il Senato. Esse sono riuscite a “sfruttare” l’onda favorevole ai pentastellati, riuscendo così a sedere su uno scranno parlamentare, ponendo però delle perplessità sulle modalità di selezione della classe dirigente italiana compiute in quello che è diventato il primo partito della Repubblica. Le tre neo parlamentari infatti fino ad oggi non avevano mai avuto occasione (o in qualche piccola occasione per qualcuno) di cimentarsi con la “politica politicata”. Nulla da dire, ci mancherebbe altro, sul piano morale e personale sui tre nomi, bravissime donne, intellettualmente e moralmente oneste, Campagna solo casalinga, moglie e mamma (mestieri nobili e faticosissimi…), Casa dirigente scolastico in un istituto comprensivo di Bagheria, Russo insegnante ed animatrice culturale e del mondo del volontariato, ma sicuramente “asciutte” di politica, non certamente “allevate” in seno ad una sezione, un circolo di partito e con il rischio purtroppo di essere uno dei tanti peones del Parlamento, messi lì solo per votare con un sì o con un no al primo cenno dei rispettivi capigruppo. Un tempo prima di sedere su un seggio alla Camera o al Senato dovevi fare una lunga trafila, un training politico che partiva dal basso, dalla tua comunità di riferimento e poi su su fino a Roma, se eri davvero capace ed avevi le entrature giuste. Ma adesso tutto è cambiato e nel M5S questa selezione è affidata al caso, ad un algoritmo di un software nato in un’azienda privata, la Casaleggio & associati, ad un vaffa di disagio o protesta nato tra il popolo, poi tradotti in consensi nelle urne del 4 marzo. La loro elezione, come quella di tanti (troppi? tutti?) neo deputati e neo senatori di questa XVIII legislatura della Repubblica pone allora seri problemi, anche per il futuro, di selezione di una parte della classe dirigente italiana, se il M5s dovesse mantenere o rafforzare l’odierno  trend, anche per scongiurare derive populiste eccessive o il sorgere di un Masaniello 3.0, che possa però fare davvero danni all’Italia. 
Nella foto da sinistra: Antonella Campagna,  Loredana Russo, Vittoria Casa.

2 COMMENTS

  1. A chi ha scritto l’articolo chiedo se pensa che queste tre donne inesperte possano fare più danni di quelli che hanno fatto tutti i superesperti che ci hanno governato in questi anni.
    Saluti.

  2. Storicamente le donne italiane anteguerra, escludendo rari casi di partigiane come la famosa Vera o dimenticate eroine dei gruppi di difesa, non sono state politicamente formate come accadeva, nello stesso periodo, in Sudamerica dove, fucili in mano, erano esperte guerrigliere, al seguito di Ernesto Guevara, o addentrate in politica come Evita Peron. Unica donna politica italiana, molto discreta e professionale, rimane Nilde Iotti, prima presidente della Camera negli anni ’80, esponente del movimento operaio socialista. Tutto il resto è storia contemporanea che rimane, ad oggi, poco indicativa di figure femminili peculiari che non sembrano destinate a diventare miti.
    maria rosaria sinatra

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