Organizzato da BCsicilia e dalla Parrocchia S. Antonio, si terrà Giovedì 22 marzo 2018 alle ore 18,00 presso la Parrocchia S. Antonio di Termini Imerese, la conferenza sul crocifisso ligneo attribuito fino ad oggi a Frate Umile da Petralia.
Dopo la presentazione di P. Valerio De Gaetani, Parroco di S. Antonio di Padova, Miriam Millonzi, Presidente BCsicilia Sede di Termini Imerese e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia, si terrà la relazione dello Storico dell’Arte Giuseppe Fazio, dal titolo: “Emesso un alto grido, spirò. Frate Innocenzo di Petralia Sottana e il Crocifisso della Chiesa di S. Antonio di Termini Imerese”.
Il Crocifisso della chiesa di S. Antonio di Padova a Termini è stato attribuito, tramite alcune note documentarie dell’Ottocento, a Frate Umile da Petralia. Le sue connotazioni stilistiche lo collocano invece fra le opere del catalogo del suo confratello Frate Innocenzo, a torto trascurato dalla critica è considerato inferiore a Frate Umile. L’incontro vuole fornire elementi con confronti probanti per una attribuzione a Frate Innocenzo del Crocifisso di Sant’Antonio, collocarlo nel complesso percorso artistico del Frate scultore di Petralia Sottana e tramite quest’opera rivisitare criticamente il rapporto con Frate Umile.
Giuseppe Fazio, laureato in Discipline dell’arte della musica e dello spettacolo presso l’Università di Palermo con una tesi sulla scultura in legno nelle Madonie. Specializzato presso la Scuola di Specializzazione in storia dell’arte dell’università di Padova con una tesi dal titolo “ La Madonna di Tindari e le vergini nere medievali”, pubblicata con i tipi della casa editrice “L’Erma” di Bretschneider di Roma. Dottore di Ricerca in Storia e critica dei beni culturali presso l’Università degli studi di Padova. Ha partecipato come relatore a diversi convegni di studio in Sicilia, in Italia e all’estero. Pubblicazioni rilevanti sono: Jacopo mio garzone. Sculture siciliane nell’ambito di Giacomo Del Duca; Aria di Siena in Sicilia. Sculture lignee inedite del Quattrocento toscano tra Collesano e Palermo; Committenza ventimigliana a Collesano: il mausoleo di Elvira Moncada e Antonio Ventimiglia e una proposta per il gruppo dei dolenti della chiesa del Collegio; “Ecclesiae formam renovavit”. L’intervento apologetico di Francesco Gonzaga nella Cattedrale di Cefalù (1588-1593); Inocentio petroliensi inferiori laico de minore osservante reformato. Revisione critica di frate Innocenzo da Petralia e del suo connubio artistico con frate Umile; La cultura del legno nelle Madonie. Attualmente è docente a contratto di Didattica dei linguaggi artistici presso l’Accademia di Belle arti di Palermo. Inoltre sta partecipando a un gruppo di ricerca coordinato dalla Soprintendenza di Caltanissetta per l’inventariazione e lo studio della scultura lapidea del Rinascimento in Sicilia, occupandosi in particolare dell’area madonita. I suoi principali interessi vertono principalmente sulla scultura in ogni supporto materico fra medioevo ed età moderna.