Su ZTL a seguito di ricorso presentato, davanti al Giudice di Pace, dall’Unione dei Consumatori arriva la condanna per il Comune di Palermo che dovrà sborsare 508 euro per spese legali oltre a Iva e CPA.
La sentenza del Giudice di Pace ha annullato 8 verbali emessi dal sistema di controllo elettronico nei confronti di un’auto dotata di pass invalidi e inserita nella lista bianca. Nelle scorse settimane il comando di via Dogali aveva annullato “in autotutela” 359 multe emesse dopo la verifica della lista delle targhe autorizzate ad accedere alla Ztl, un modo per non aggravare ulteriormente il procedimento con conseguente sostenimento di spese procedimentali e giudiziali per l’Amministrazione Comunale.
“Un bel successo che fa giustizia su un settore sociale e tutelato come quello dei disabili – dichiara il presidente dell’Unione dei Consumatori Manlio Arnone – abbiamo presentato diversi ricorsi sulla ZTL di Palermo alcuni anche singolari e presto potrebbero arrivare nuove sentenze che sicuramente avranno un costo per le casse comunali, comunque i nostri uffici su modalità come presentare eventuali ricorsi sono a disposizione dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19, è possibile chiamare al numero di telefono 0916190601 o ancora segnalarci i casi limite attraverso il sito:http://www.unionedeiconsumatori.it”.
L’avvocato dell’Unione dei Consumatori, Francesco Lo Faso, aggiunge: “Suona come una presa in giro che il Comune, a fronte di circa 400 mila verbali per violazione del perimetro Ztl, comunichi di intervenire ed avere annullato 359 verbali, Invero, sembra una retromarcia doverosa a seguito dei numerosi ricorsi presentati, come Unione dei Consumatori abbiamo già visto accogliere, con la condanna alle spese di lite, quelli presentati da soggetti titolari di pass disabili, il Comune Palermo solo a fronte del serio rischio, che poi si è avverato, di vedere annullate le multe e di vedersi condannato alle spese di lite, è intervenuto, questo, ancora una volta, dimostra che l’Ente tenta di fare cassa sulle spalle dei contribuenti”.