I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Termini Imerese, hanno tratto in arresto con l’accusa di combustione illecita di rifiuti quattro giovani.
Si tratta di Alessandro Lo Verso, Francesco Paolo Balestrieri, Sinibaldi Balestrieri e Pietro Di Maio, tutti nati e residenti nel capoluogo, rispettivamente di 29, 25, 26 e 23 anni, e denunciato, per il medesimo reato, un quinto soggetto minorenne.
I predetti, approfittando del buio, erano in un terreno in c.da Sivarici di Termini Imerese, intenti a bruciare circa sette quintali di matasse di cavi elettrici in rame (di dubbia provenienza), di diversa sezione e misura, per ricavarne “l’oro rosso” che sarebbe stato successivamente caricato in un camioncino cassonato, parcheggiato poco distante. I Carabinieri attirati dalla fitta coltre di fumo che si alzava dal terreno, dopo aver osservato il luogo da una posizione d’altura, riuscivano ad intervenire ed a fermare tutti i presenti.
I soggetti, dopo essere stati identificati, venivano condotti presso il Comando Compagnia di Termini Imerese dove, al termine delle verifiche di rito, venivano dichiarati in stato di arresto ai sensi dell’art. 256 bis del Testo Unico delle norme in materia ambientale, in considerazione della gravità dell’atto compiuto, atteso che la combustione di tali rifiuti, composti anche da materie plastiche, determina effetti molto dannosi per la salute pubblica, a causa dell’emissioni di microinquinanti organoclorurati, come le diossine. All’esito dell’udienza di convalida, svoltasi nel pomeriggio di ieri, il Tribunale di Termini Imerese disponeva per tutti e quattro la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria