“Credo che occorra restituire alla politica piena responsabilità sulla frontiera della lotta alle mafie. E credo che sarà compito di questa Commissione dare un contributo rigoroso, limpido e sobrio”.
Sono queste le prime parole di Claudio Fava (nella foto), eletto Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia.
“L’antimafia non può essere un titolo onorifico o un salvacondotto politico ma un lavoro del fare – ha continuato il neo Presidente – per il paese e non per se stessi, per produrre cultura civile e politica, per costruire utili strumenti di legge, per capire e far capire, per andare a vedere dove nessuno ha mai spinto lo sguardo. L’antimafia deve tornare ad essere un servizio, non una carriera.
Sono consapevole della responsabilità che tutti ci assumiamo varando, proprio in questi giorni, la Commissione antimafia siciliana. Le notizie di queste ore proiettano un’ombra su molte vicende recenti e ci chiedono di riconsiderare sotto una luce diversa fatti, storie, carriere. Una ragione in più per considerare questa Commissione anzitutto un concreto strumento di lavoro”. “Infine – ha concluso Fava – sono contento di poter mettere a disposizione di questa commissione trentacinque anni di impegno professionale e politico. Sono certo che sapremo lavorare bene, e insieme, in un impegno istituzionale che non sarà di parte ma di tutti”.