Nel maggio 2013, padre Pino Puglisi, per tutti don Pino, ucciso dalla mafia per essersi messo in prima linea nel riscatto di Brancaccio, veniva beatificato.
Per celebrare questa ricorrenza, ma anche per porre l’accento sul pensiero di questo grande uomo di Chiesa, primo martire ucciso da cosa nostra, lunedì 28 maggio alle 17.30, al Centro Agàpe (sala Card. De Giorgi, in piazza Santa Chiara, 10) si terrà l’evento “Il metodo Puglisi”, organizzato dalla Fondazione Antiusura Santi Mamiliano e Rosalia, Radio Spazio Noi InBlu e Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti.
Il pomeriggio si aprirà con l’esecuzione di brani di musiche della tradizione siciliana eseguite da una piccola orchestra.
A seguire – nel corso di una tavola rotonda coordinata da Mons. Adriano Vincenzi, a cui parteciperanno Giuseppe Savagnone, Bianca Stancanelli, Guido Corso e Corrado Vergara – si parlerà di quel “metodo” che caratterizzava i gesti e le azioni don Pino Puglisi.
Un vero e proprio metodo, quello del religioso, che lo avvicinò anche ai cuori più duri, fatto da quella sua capacità di unire ascolto a volontà di fare, da quel suo talento nel rintracciare e indirizzare energie e dalla sua abilità nel calare il discorso astratto sulle regole, nella realtà concreta del gioco. Un metodo tanto efficace e amorevole da scatenare le ire della mafia fino a decretare la morte di don Pino, nel 1993.