L’iniziale debito ammontante a 3.500,00 euro era stato maggiorato di 1.500,00, quale quota interessi ricollegabile al “differimento” del corrispettivo alle numerose cessioni di cocaina ed hashish.
La Polizia di Stato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Palermo, ha tratto in arresto Salvatore Bevilacqua, 27enne e di Emanuele Cacioppo, 19enne, entrambi palermitani del quartiere CEP, ritenuti responsabili del reato di tentata estorsione aggravata; inoltre, il solo Bevilacqua è ritenuto responsabile anche di traffico di sostanze stupefacenti ed usura.
La lunga e laboriosa attività investigativa degli agenti del Commissariato P.S. “Zisa Borgo Nuovo” ha consentito di svelare la pericolosità e le modalità con cui i due malviventi realizzavano la loro attività illecita. I due avevano avviato un florido traffico di droga utilizzando forme particolarmente violente, soprattutto per quanto concerne il recupero del credito.
In un caso, proprio il Bevilacqua, vantando un credito nei confronti di un suo acquirente che si era rifornito di svariate partite di cocaina ed hashish, non aveva esitato a raggiungere l’abitazione del debitore e minacciarlo di morte. Le indagini hanno consentito anche di ricostruire nei dettagli la responsabilità penale di Bevilacqua, in ordine al reato di usura.
A conferma della forza intimidatrice esercitata dal Bevilacqua anche l’episodio di “mamma coraggio”, la donna del quartiere CEP che, nell’aprile 2017, aveva fatto arrestare proprio il Bevilacqua indicandolo come pusher del figlio caduto nel tunnel della droga. La donna, a seguito delle minacce ricevute, era stata costretta ad abbandonare la città insieme al figlio.