I Candidati a primo cittadino di Campofelice di Roccella, Giuseppe Di Maggio (Uniti per l’Avvenire), Michela Taravella (SiAmo Campofelice) e Calcedonio Scacciaferro (M5S), rispondono ad alcune domande poste dalla nostra redazione
In vista delle elezioni amministrative del prossimo 10 giugno 2018 la redazione di Espero ha messo a confronto i tre candidati sindaco di Campofelice di Roccella Giuseppe Di Maggio (Uniti per l’Avvenire), Michela Taravella (SiAmo Campofelice) e Calcedonio Scacciaferro (M5S) su alcuni punti importanti per il futuro amministrativo, economico e sociale della cittadina: Afem, Castello di Roccella, Turismo e Cultura, Economia, Rifiuti, depuratore e gestione acqua.
Domande uguali per tutti per raffrontare le loro idee per Campofelice. Lo riteniamo uno strumento utile per tutti i cittadini-elettori.
1) Questione Afem e lungomare. Da anni ormai si discute del futuro dell’ex Afem. L’Afem rischia di crollare sotto la ruggine e l’attività di bonifica si è fermata ad un primo step. Quale contributo intendete dare e in che modo?
Il lungomare di Campofelice potrebbe essere una risorsa importante per un comune a vocazione turistica, ma lo stato attuale non permette grandi opportunità da questo punto di vista. Avete progetti per la giusta valorizzazione di quell’area? Avete proposte per il problema dell’erosione costiera?
Calcedonio Scacciaferro (M5S): Occorre che la proprietà completi la bonifica del sito. La zona per quanto ci riguarda dovrebbe essere indicata per insediamenti turistico alberghieri e strutture ricettive.
Per il lungomare vogliamo realizzare una immediata riqualificazione con la collaborazione delle attività ivi presenti. A medio termine un progetto di riqualificazione del lungomare partendo dal modello di riferimento del lungomare di Marina di Ragusa con pista ciclabile, zona pedonale, panchine, illuminazione, docce e pulizia della spiaggia. Per il problema dell’erosione della costa occorre trovare finanziamenti strutturali europei perché il fenomeno é molto esteso e riguarda tutto il litorale e i progetti finora approntati non sono sufficienti
Giuseppe Di Maggio (Uniti per l’Avvenire): In merito ai terreni dell’ex AFEM in questi 5 anni di amministrazione, eccettuando la rimozione dei rifiuti presenti in superficie, nessuna interlocuzione proficua è stata condotta per la bonifica del sito.
E’ intendimento del gruppo Uniti per l’Avvenire avviare una seria interlocuzione con l’ARPA Sicilia (organo di monitoraggio ambientale della Regione Siciliana) e con la proprietà per addivenire alla bonifica del sito ex AFEM, attivando ogni strumento che il D.Lgs. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni consentono per raggiungere il predetto obiettivo.
Si ritiene che qualunque altra soluzione prospettata sulla destinazione del sito deve trovare un incontro di volontà tra l’amministrazione comunale e la proprietà privata, tenuto conto che l’originaria natura giuridica di una parte dei suddetti terreni è di provenienza usi civici. Riassumendo la posizione del movimento uniti per l’Avvenire sarà prioritario ottenere la bonifica del sito e non permettere speculazioni edilizie improduttive e che non comportino benefici per la comunità di Campofelice di Roccella.
In merito al lungomare di Campofelice di Roccella si ritiene di intervenire con obiettivi a breve e lungo termine. E’ necessario e non più rimandabile il superamento delle barriere architettoniche per la libera fruizione del litorale e l’apertura di varchi per accedere alla spiaggia.
Nel lungo termine, dopo l’ottenimento della deroga del presidente della Regione Siciliana, sarà redatto un progetto per la sistemazione di tutto il lungomare del mediterraneo. Si osserva che la riqualificazione del lungomare del Mediterraneo non può essere affrontata in maniera separata rispetto alla problematica dell’Afem, poiché si ritiene che la bonifica del sito in oggetto sia di sé una riqualificazione dell’intero lungomare. A ciò si aggiunga, non è sbagliato sognare, che sarebbe opportuno acquisire una fascia dei terreni ex Afem per progettare la prosecuzione del lungomare e porre in essere un vero collegamento con la zona alberghiera.
Per ciò che riguarda la lotta al fenomeno dell’erosione della costa, si ritiene efficace riprendere la via pubblica per la realizzazione di un intervento di di ripascimento della spiaggia. Si ritiene di non sottovalutare l’esperienza del “contratto di costa”, oggetto di recente stipula tra la regione ed alcuni comuni del messinese.
Michela Taravella (SiAmo Campofelice): Uno degli aspetti prioritari del nostro programma amministrativo è rappresentato dalla riqualificazione della zona costiera e del lungomare, attraverso il potenziamento delle infrastrutture e dei servizi, il miglioramento delle strade e della vivibilità del territorio, il contrasto dell’erosione della costa, con un progetto per il ripascimento di circa 45.000.000,00 di Euro, già inserito nei finanziamenti del Patto per il Sud.
Abbiamo predisposto un progetto per il rifacimento del lungomare, innovativo e rispettoso dell’ambiente paesaggistico complessivo, che ha già ottenuto i pareri favorevoli del Genio Civile, della Sovrintendenza ed il parere Vas. Tale progetto, consentirà la realizzazione di un percorso carrabile, di una pista ciclabile e di un viale alberato pedonale, con annessi parcheggi ed illuminazione.
Quanto all’area ex Afem, riteniamo fondamentale, oltre che doveroso, continuare il processo di bonifica e di riqualificazione della zona, con la rimozione dei ruderi industriali dei capannoni. Verranno poste in essere tutte le attività necessarie per la nascita di insediamenti produttivi turistici, non speculativi, mantenendo l’impegno solenne, assunto anni addietro, per rispetto dei cittadini di Campofelice e di coloro che ivi hanno perso la vita.
2) Nel 2008 il comune di Campofelice di Roccella ha acquistato la torre superstite del Castello di Roccella. L’acquisto e il restauro sono stati azioni meritevoli, ma senza una giusta valorizzazione e il completamento dell’intervento con l’acquisizione del borgo rischia di trasformarsi da possibile risorsa a danno. Cosa pensate di ciò che è stato fatto fino ad oggi? Quali sono i vostri progetti?
Giuseppe Di Maggio (Uniti per l’Avvenire): Nella domanda è già implicita una considerazione sullo stato dell’arte. Pare corretto osservare infatti che in questi 5 anni amministrativi non è stato neanche effettuato un tentativo serio e credibile per completare l’acquisizione del borgo e dei terreni limitrofi, senza i quali il sito, interamente considerato, non può diventare attrazione turistica vera e propria. Si ritiene inoltre imprescindibile la creazione di un soggetto istituzionale pubblico o pubblico-privato per la fruibilità e la gestione del sito.
Michela Taravella (SiAmo Campofelice): Riteniamo fondamentale completare il progetto di valorizzazione del sito del Castello di Roccella, attraverso l’acquisizione del Borgo adiacente, al fine di promuovere e riqualificare un sito che rappresenta il simbolo della nostra identità e della nostra cultura e che può rappresentare occasione di sviluppo di un turismo culturale di pregevole importanza per tutto il territorio. Abbiamo inoltre intenzione di allestire all’interno del Castello un’esposizione museale permanente di reperti archeologici, rinvenuti in loco e di altre opere d’arte. Riteniamo fondamentale investire nella promozione culturale e favorire l’inserimento di Campofelice all’interno di circuiti turistici e culturali più innovativi, mettendo in risalto i siti storici ed artistici di pregio, le bellezze paesaggistiche ed ambientali e le tradizioni popolari ed enogastronomiche, che caratterizzano il nostro paese, che, con il tempo, potranno garantire nuove occasioni di lavoro e di sviluppo.
Calcedonio Scacciaferro (M5S): Sulla Torre Roccella è stato fatto poco in termini di utilizzazione, con scarsa valorizzazione del bene. Noi abbiamo un piano complessivo di recupero della torre e del borgo medievale ed intendiamo coinvolgere la proprietà privata con un progetto di valorizzazione e di utilizzo a fini turistici e culturali che creino occupazione e lavoro per far diventare la torre e il borgo il punto di riferimento storico turistico culturale più importante della zona. Abbiamo un piano di utilizzo con le locali associazioni per la valorizzazione a scopo culturale e intendiamo inserire il sito in un contesto di circuito internazionale turistico.
3) Negli anni c’è stata la svolta economica del paese. In tanti da contadini si sono trasformati in costruttori edili di villette. In tanti hanno venduto la loro fertile terra a costruttori, trasformando la piana di Campofelice in un ammasso di cemento. Non sarebbe stato meglio puntare su una parte del territorio da destinare ad insediamenti turistico-alberghieri o a “industria del divertimento”, piuttosto che vendere a privati l’intero territorio? Su cosa punta il vostro programma per rilanciare l’economia del paese, vista anche la crisi che attanaglia il nostro comprensorio?
Michela Taravella (SiAmo Campofelice): Intendiamo favorire tutti gli insediamenti turistici produttivi e quindi le attività turistico-alberghiere, certi della circostanza che solo promuovendo questo tipo di sviluppo del territorio si possono creare le giuste condizioni per un proficuo sviluppo economico del territorio.
Ciò deve avvenire, comunque nel rispetto e nella salvaguardia della tutela ambientale e paesaggistica e attraverso un’attenta riqualificazione della zona costiera e del mare, la risorsa principale su cui investire.
Calcedonio Scacciaferro (M5S): Il nostro programma mette al primo punto l’industria turistica per il rilancio dell’economia, incentivando e sostenendo le iniziative imprenditoriali e gli investimenti nel settore turistico – alberghiero che mirino a creare stabile occupazione e lavoro nel nostro territorio (alberghi e strutture ricettive). Vogliamo potenziare l’offerta turistica privata garantendo il decoro urbano e della fascia costiera soprattutto, promuovendo una nuova immagine del paese. Sovvenzione per i proprietari di appartamenti, villette e b&b per destagionalizzare l’offerta turistica nel periodo ottobre – giugno.
Giuseppe Di Maggio (Uniti per l’Avvenire): Sugli errori del passato in merito alla edificazione eccessiva consentita ai privati, le responsabilità vanno addebitate a soggetti direttamente o indirettamente presenti nella compagine politica di “Siamo Campofelice”. Infatti nel decreto di Valutazione Ambientale Strategica, con il quale la regione siciliana ha esperito il proprio parere sul PRG, più volte si fa riferimento all’eccessivo consumo di suolo consentito ai privati. Occorre oggi puntare su una riconversione dell’economia a vocazione turistica. Tuttavia bisogna specificare che si allude ad una precisa forma di turismo, quale quello esperenziale (vacation reteil), che consente di sfruttare a fini turistico-ricettivi il patrimonio immobiliare privato ad oggi esistente.
L’economia si rilancia facendo sistema, collegando le istituzioni pubbliche con gli attori economici privati, favorendo un collegamento tra la produzione agricola, non del tutto scomparsa, e il turismo come sopra descritto.
4) Negli anni passati sembrava che Campofelice dovesse diventare la “Woodstock” siciliana con alcuni grandi nomi della musica italiana e internazionale. E poi teatro, cinema, dibattiti… Poi tutto si è ridimensionato a causa della riduzione dei soldi a disposizione dei comuni e dei contributi di provincia e regione. In questi anni è forse mancato un vero progetto di sviluppo ed un piano turistico? Quale idea avete in proposito di cultura e turismo?
Calcedonio Scacciaferro (M5S): Confermiamo la totale assenza di pianificazione dello sviluppo turistico da parte delle passate amministrazioni. Turismo non è solo intrattenimento musicale ma promozione del territorio a livello culturale, enogastronomico e di infrastrutture e strutture turistiche. Vogliamo migliorare i collegamenti viari con le strutture ricettive. Incentivazione e sostegno alle iniziative nel settore turistico alberghiero. Istituzione ufficio turistico a tempo pieno per l’accoglienza del turista. Organizzazione visite guidate del nostro territorio per far conoscere la nostra cultura, le nostre tradizioni, le nostre attività produttive ed i nostri prodotti gastronomici. Albergo diffuso per tutti i privati che avendo degli appartamenti disponibili chiederanno di metterli a disposizione dei turisti con la creazione di una segreteria unica per la prenotazione.
Giuseppe Di Maggio (Uniti per l’Avvenire): L’organizzazione di eventi ludici come i concerti di cantanti nazionali ed internazionali, ha rappresentato una soluzione che, sebbene abbia dato risultati nel breve termine, nulla ha creato in termini di prospettiva duratura. Si aggiunga che la dipendenza dai fondi regionali, oggi cancellati dagli interventi dell’assessorato regionale al turismo, ha comportato uno sviluppo effimero e “drogato”, che è sparito contestualmente ai trasferimenti regionali. Noi intendiamo coinvolgere gli artisti locali per rendere Campofelice di Roccella il paese della cultura, attraverso festival tematici e rispondenti alle tradizioni e alla identità storico-culturale del nostro paese. Occorre creare degli appuntamenti che identifichino e connotino il nostro paese e che lo distinguano da tutti gli altri, facendo sì che lo stesso esca dall’anonimato in cui è stato relegato dall’amministrazione uscente.
Michela Taravella (SiAmo Campofelice): Occorre rilanciare una attività di promozione turistica che coinvolga, in prima linea, gli operatori del settore (albergatori, titolari di strutture ricettive in genere, gestori dei lidi, titolari di attività produttive) che non guardi solo ed esclusivamente ai grandi eventi estivi ma, soprattutto, alla organizzazione di attività che possano destagionalizzare il turismo e creare un’offerta turistica di qualità e ben strutturata nel tempo. Ben vengano i concerti, i grandi eventi, anche all’interno di aree attrezzate a tal fine, ma intendiamo promuovere e valorizzare il nostro patrimonio storico-artistico soprattutto attraverso la promozione culturale della nostra Campofelice, con eventi teatrali, musicali, di danza e letterari, che serviranno a portare nel nostro territorio grandi artisti e giovani talenti locali, oltre ad esponenti del mondo della cultura.
5) Questione rifiuti, depuratore e acque potabili. A Campofelice è in via di completamento il nuovo depuratore e il servizio idrico è tornato negli anni scorsi in mano alla comunità. Cosa pensate di questa scelta e ritenete che il nuovo depuratore possa risolvere alcuni degli annosi problemi dovuti al cattivo odore e allo sversamento nel torrente Roccella?
Quale è la vostra idea di raccolta rifiuti? Non pensate che la scelta di porre un’area per il conferimento dei rifiuti all’inizio del lungomare sia in qualche modo contraria all’idea di turismo?
Giuseppe Di Maggio (Uniti per l’Avvenire): Rifiuti: la situazione attuale impone una seria riflessione sulla percentuale di raccolta differenziata ottenuta nell’ultimo anno di gestione, pari al 6% della produzione complessiva, che pone il nostro comune agli ultimi posti della graduatoria regionale. Riteniamo che occorre modificare il piano d’intervento elaborato dall’attuale amministrazione, introducendo meccanismi di premialità per i cittadini, al fine di rendere vantaggiose le pratiche di differenziazione dei rifiuti.
Depuratore: Di certo il potenziamento del depuratore esistente migliorerà la situazione ambientale, oggi ai limiti della sopportabilità. Tuttavia occorrerà vigilare sulla sostenibilità della gestione futura e sulla correttezza dei processi di smaltimento delle acque reflue.
Acque potabili: la gestione del servizio idrico, stante la normativa europea, nazionale e regionale, non può prescindere da una gestione in forma associata tra comuni. Si fa presente che l’atto d’indirizzo, unico atto approvato dal Consiglio Comunale, era prevista la creazione di un consorzio unitamente agli altri comuni non aderenti ad AMAP Spa. La soluzione praticata dall’amministrazione uscente è precaria e rischia di essere vanificata da un intervento di un ente superiore o di controllo, quale la regione o la Corte dei Conti, sulla gestione in forma associata del servizio idrico. Infine pare corretto smentire la propaganda sul tema della gestione pubblica del servizio, poiché per l’erogazione dello stesso il comune di Campofelice di Roccella si avvale di una ditta privata, con dipendenti privati che nulla hanno a che fare con una vera e propria gestione pubblica. Cosa è cambiato rispetto alla precedente gestione fallimentare?Nulla!
Quali risparmi ha ottenuto il comune, quindi i cittadini, da questa scelta amministrativa? Nessuno!
E’ intendimento del gruppo Uniti per l’Avvenire creare un consorzio con gli altri comuni per la gestione associata e pubblica, che di certo creerebbe un risparmio nella gestione ed una maggiore efficienza delle reti.
Michela Taravella (SiAmo Campofelice): Dopo 60 anni, nell’aprile del 2016, il Comune di Campofelice ha assunto la gestione del servizio idrico integrato. E’ stata una scelta epocale e complessa, cui si è giunti dopo una dura battaglia ma che garantirà un’importante prospettiva di sviluppo per Campofelice e per tutto il territorio. Con l’assunzione della gestione del SII, il Comune è tornato ad essere protagonista delle scelte gestionali e di ottimizzazione di questo servizio. In soli due anni sono stati fatti centinaia di interventi di riparazione, sono state costruite ex novo condotte in interi quartieri, si è migliorato il funzionamento del depuratore attualmente esistente, ma la prospettiva futura è quella di realizzare la condotta idrica nella zona costiera, sfruttando un nuovo consistente approvvigionamento idrico proveniente da Scillato (di circa 22 litri al sec.) assegnato al Comune di Campofelice e ad oggi, non sfruttato.
Il nuovo depuratore, che a breve sarà messo in funzione, è l’opera prima nel processo di riqualificazione della zona costiera e del territorio. Attraverso il completo e definitivo purificazione dei reflui sarà possibile garantire una depurazione delle acque secondo standard qualitativi e di sicurezza elevatissimi, in linea con le vigenti normative. Ciò per garantire oltre alla bellezza, la piena salubrità delle acque del mare.
In merito ai rifiuti, oltre a garantire la piena ed efficace operatività del piano ARO, in vigore dall’inizio del 2018 e gestito insieme al comune di Lascari, il nostro obiettivo è il miglioramento complessivo del servizio di rifiuti con l’incentivazione della raccolta differenziata, secondo criteri più razionalizzati, innovativi e di maggior rigore (videosorveglianza) e del servizio porta a porta, anche nella zona costiera. Uno dei nostri intenti è spostare l’area di raccolta attualmente posta all’ingresso del lungomare, che potrà essere trasformata, nelle more, in un eco-centro, dotato di bio-trituratore per gli sfalci, schermato in modo adeguato e decoroso.
Calcedonio Scacciaferro (M5S): Riteniamo insufficiente ai bisogni della comunità il realizzando depuratore in quanto occorre costruirne uno che accolga i liquami della zona alberghiera, evitando che gli stessi facciano un percorso di diversi chilometri in risalita con stazioni di pompaggio come finora avviene.
Strategia rifiuti zero. Servizio raccolta con modalità adatta al centro abitato, alla zona costiera e rurale. Più differenzi e meno paghi. Raccolta premiale. Meno tasse a carico dei cittadini. Compostiere dove è possibile. Isola ecologica con centro riuso. Disincentivo all’uso di imballaggi, plastica e volantinaggio domiciliare. Corsi di consapevolezza ambientale. Bocciando la scelta del sito Afem quale centro di raccolta rifiuti, abbiamo individuato un’area vicino al costruendo depuratore per la realizzazione di un nuovo centro di raccolta che per l’ubicazione sarà condivisibile da tutti gli utenti, sia del centro urbano che della fascia costiera.
6) 4 righe per spiegare per quale motivo i suoi concittadini dovrebbero scegliere lei come futuro sindaco di Campofelice di Roccella
Michela Taravella (SiAmo Campofelice): Ai miei concittadini chiedo aiuto e sostegno per il nostro progetto per Campofelice, che realizzeremo insieme a tanti giovani, donne e uomini di grande competenza e laboriosità. Il nostro è un programma serio, concreto e credibile, che parte da alcuni importanti obiettivi conseguiti e che mira a scrivere una nuova pagina per il nostro territorio, basata sullo sviluppo e sul benessere della nostra Campofelice.
Calcedonio Scacciaferro (M5S): Ritengo che i cittadini dovrebbero scegliere me quale sindaco in quanto ho acquisito una esperienza trentennale nel settore della pubblica amministrazione avendo svolto la professione di segretario comunale e direttore generale e per la conoscenza delle problematiche della mia comunità e del relativo territorio.
Giuseppe Di Maggio (Uniti per l’Avvenire): Nonostante la mia lunga esperienza politica, voglio cimentarmi nell’amministrazione della nostra Campofelice di Roccella (dopo aver rinunciato, per tale motivo, ad una ricandidatura all’Assemblea regionale siciliana), perché ritengo di mettere a disposizione della nostra cittadina un bagaglio di competenze che possono ridare una speranza alla nostra comunità. Il paese invoca un cambiamento di cui sento di poter esserne interprete, come già dimostrato in occasione della formazione della lista a mio sostegno e delle scelte nuove di individuare prima del voto tutti gli assessori designati ed il Presidente del Consiglio Comunale.