I finanzieri del Gruppo di Palermo hanno individuato e sequestrato a Bagheria una tipografia abusiva ove sono stati rinvenuti quasi 5.000 biglietti contraffatti dell’AMAT appena stampati.
Le Fiamme Gialle erano da giorni sulle tracce di un bagherese, Maurizio Campagna (cl. 1964), sospettato di dedicarsi alla stampa di falsi titoli di viaggio da utilizzare sui mezzi pubblici di Palermo. Le indagini svolte hanno fatto convergere l’attenzione su un locale e quando l’idea che all’interno fossero in corso operazioni di stampa ha trovato riscontro, è scattato il blitz che ha permesso di sorprendere il “tipografo” in piena attività, intento cioè alla produzione e al confezionamento in blocchetti dei falsi titoli di viaggio dell’impresa di trasporto palermitana.
Il falsario è stato denunciato a piede libero per il delitto di “falsificazione di biglietti di pubbliche imprese di trasporto” e i falsi titoli sono stati sequestrati, così come computer, pen drive, stampanti laser a colori, altri macchinari da tipografia ed altra documentazione, ora al vaglio investigativo.
Nel corso della perquisizione della tipografia, i finanzieri hanno anche accertato come per far funzionare i macchinari Campagna si fosse allacciato abusivamente alla linea elettrica principale di E-Distribuzione S.p.a, occultando abilmente i collegamenti e causando un danno per la società di distribuzione ENEL stimato in circa 44.000 euro. Pertanto, il “tipografo” è stato arrestato in flagranza per il delitto di “furto aggravato di energia elettrica” e condotto innanzi all’Autorità Giudiziaria di Termini Imerese, territorialmente competente, la quale, dopo aver convalidato l’arresto, gli ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliero alla Polizia Giudiziaria.
L’attività di indagine delle Fiamme Gialle, iniziata la scorsa estate, aveva già portato alla luce l’esistenza di un sodalizio ben strutturato dedito alla falsificazione e successiva commercializzazione di titoli AMAT contraffatti; già nello scorso anno infatti era stata segnalata all’Autorità Giudiziaria un’organizzazione composta da 17 soggetti. Gli approfondimenti investigativi degli ultimi mesi hanno consentito di in individuare ulteriori 15 persone, per lo più gestori di edicole ed altre attività commerciali, dedite allo smercio di biglietti e ticket per il parcheggio falsi. Le perquisizioni eseguite dai finanzieri nei loro confronti hanno infatti permesso di rinvenire e sequestrare ulteriori 200 biglietti per tram e autobus contraffatti e oltre 11.000 schede parcheggio (c.d. grattini) anch’esse abilmente alterate.
I biglietti falsificati presso la tipografia di Bagheria, del valore facciale di euro 1,40, sono della “nuova serie” messa in circolazione da AMAT appena un mese fa, dato che fa capire immediatamente la capacità dell’organizzazione di rispondere subito alle azioni che la società che gestisce i pubblici trasporti pone in essere per contrastare il problema della falsificazione.
L’azione di servizio dei finanzieri, che prosegue per ricostruire il reale volume d’affari ed il profitto ottenuto dal sodalizio, ha posto in luce il rilevantissimo danno subito dall’AMAT e di conseguenza dall’utenza del trasporto pubblico. Il minore afflusso di cassa, infatti, non può che riflettersi sulla qualità del servizio.