Massoneria, arte e architettura: le storie e i simboli degli iniziati siciliani

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L’esoterismo e il sistema simbolico dietro l’arte e l’architettura. Le storie dei siciliani che nella storia, attraverso le arti, hanno trasmesso le loro conoscenze iniziatiche.

Di questo e di molto altro se ne parlerà sabato 23 giugno alle 18, all’interno del Complesso dello Spasimo di Palermo, durante la conferenza “Iniziazione e variabili ermetiche in Arte e in Architettura” curata dal Consiglio dei Maestri Venerabili dell’Oriente di Palermo – Grande Oriente d’Italia.
Previsti gli interventi di Ettore Sessa, professore di Storia dell’Architettura Contemporanea alle università di Palermo, Trapani e Agrigento; del Dirigente Storico dell’Architettura all’Assessorato Beni Culturali della Regione Siciliana, Eliana Mauro e della storica dell’arte Daniela Brignone. Modera Giovanni Quattrone, Segretario del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Sicilia – Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani
È una delle conferenze collaterali alle esposizioni della BIAS – Biennale Internazionale di Arte Contemporanea Sacra e delle Religioni dell’Umanità che quest’anno ha adottato il concetto di “Porta” come tema principale. Porta intesa come soglia filosofica, oltrepassarla è il primo passo di un viaggio più lungo all’interno di quello che non si conosce: una cultura, una fede diversa. Con l’obiettivo di abbattere il pregiudizio.
Durante l’incontro, i relatori partendo da componenti storiche e filosofiche generali indagheranno simboli e personaggi detentori di una conoscenza trasmessa da iniziato a iniziato nel segno dell’esoterismo. In particolare saranno raccontate le storie di note figure della cultura siciliana illustrando alcune rappresentazioni di profilo iniziatico nell’arte e nell’architettura. Fra le variabili più strutturate della cultura figurale di natura ermetica le implicazioni dei simboli raccontati nell’antica Tavola di Cebete Tebano assurgono a metafora sublime del percorso iniziatico; la lettura esoterica degli attributi architettonici e degli impianti dei giardini siciliani “filosofici” d’età romantica ne costituisce una fra le manifestazioni più emblematiche.