Per motivi passionali donna 50enne aggredisce con un coltello una rivale. Arrestata dai Carabinieri

0
263

I Carabinieri giunti tempestivamente sul luogo, hanno sentito testimoni e passanti al fine di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

I militari allertati dalla locale Centrale Operativa, sono intervenuti in una taverna in cortile primo le chiavi dove poco prima, Patrizia Iones (nella foto), palermitana classe 1968, ivi residente, aveva aggredito una 51enne palermitana. La Iones è stata tratta in arrestato con l’accusa di tentato omicidio, aggravato da futili motivi.
I Carabinieri del Pronto Intervento l’hanno bloccata proprio all’uscita dell’esercizio commerciale, dopo che in uno scatto d’ira, aveva colpito con un grosso coltello da cucina alla fronte la rivale, alla quale era legate da vecchi rancori di natura economica e passionale. Presumibilmente, anche la contesa dei propri mariti.
La vittima a seguito del fendente riportato nell’occorso, veniva  trasportata e ricoverata presso il locale ospedale villa Sofia riportava un trauma cranico con ferita da taglio alla regione frontale, giudicata dai sanitari guaribile in giorni 10 e comunque non in pericolo di vita. La stessa nella tarda serata di ieri è stata dimessa.
L’episodio poteva avere un più triste epilogo se la vittima, durante l’animata colluttazione non avesse istintivamente portato indietro il capo, riuscendo così in parte a schivare il fendente.
L’arrestata alla vista dei Carabinieri che l’hanno bloccata, ha confermato di volere volontariamente compiere l’insano gesto. La Iones pertanto, dopo le formalità di rito su disposizione della competente Autorità Giudiziaria è stata accompagnata presso la propria abitazione in regime di detenzione degli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicata con rito della direttissima tenutosi nella giornata di ieri presso il Tribunale di Palermo e conclusasi con la convalida dell’arresto. Il G.IP., in sede di udienza si è riservato della definizione della vicenda, pertanto la Iones è stata rimessa nuovamente ai domiciliari in attesa di giudizio.