Collesano, l’opposizione in piazza per il comizio di ringraziamento: annunciati ricorsi e querele

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Il clima politico a Collesano si fa sempre più caldo. Dopo il primo consiglio comunale del 26 giugno scorso dai toni molto accesi, il comizio del 6 luglio sera, in cui l’opposizione ha ringraziato gli elettori che hanno sostenuto il gruppo “Un’altra storia per Collesano”, è stato anche l’occasione per annunciare una querela all’indirizzo dell’attuale capogruppo di maggioranza, Daniele Carlino, e il ricorso alla giustizia amministrativa per contestare il risultato elettorale del 10 giugno.

Nel primo caso, l’ex candidato alla carica di sindaco, Michele Iannello, oggi vicecapogruppo di minoranza, ha ricordato le dichiarazioni fatte da Daniele Carlino, allora candidato nella lista a sostegno di Giovanni Battista Meli, “Prima di tutto Collesano”, durante il comizio di chiusura della campagna elettorale, l’8 giugno sera. Secondo quanto ricordato dallo stesso Iannello dal palchetto di piazza Quattro cannoli, per Carlino questi sarebbe stato nominato consulente dell’ex sindaco Angelo Di Gesaro (richiamando alla memoria, l’8 giugno, quanto nel 2015 proprio Di Gesaro ebbe a dire a tal proposito in comizio), per poi rinunciare motivando detto rifiuto con esigenze di ordine economico.
Per Iannello si tratterebbe di un falso, sia perché non è stato mai consulente dell’amministrazione Di Gesaro, sia perché non avrebbe potuto ricoprire detto incarico poiché il consulente andrebbe pagato e l’allora relativo capitolo di bilancio, continua Iannello, non disponeva di fondi sufficienti già impegnati per l’assistente sociale.

Ribadisce, poi, che un’eventuale querela potrebbe anche essere presentata contro Meli per quanto affermato sul suo lavoro di revisore, «dimenticando tra l’altro – precisa Iannello – che non mi sarei dovuto occupare io di controllare eventuali accantonamenti per il suo trattamento di fine rapporto, considerato che – sottolinea – cessai il mio incarico nel 2014 e, quindi, prima del termine del suo mandato nel 2015». E chiosa: «Se, tuttavia, dovesse formularmi le sue scuse, avendo colpito la mia professionalità, non avrei nessun problema a non dare più seguito al mio intento».

Quanto alla seconda questione, ripresa non prima di aver precisato che le nomine di consulenza gratuita fatte dal sindaco Meli a favore di Michele Sarrica e di Giuseppe Guzzio sarebbero illegittime per assenza di selezione pubblica tra più profili come richiesto dalla normativa vigente, Iannello ha confermato la volontà del gruppo di chiedere ai giudici del tribunale amministrativo di Palermo di rivedere schede e preferenze. C’è tempo fino al 12 luglio e la minoranza non porrà alla base del ricorso l’invalidazione delle elezioni, ma l’annullamento di alcune schede e la verifica di altre contestate. Lo scarto tra Innello e Meli è stato di soli tre voti a favore di quest’ultimo dopo una notte in cui il distacco del primo sul secondo aveva fatto pensare a una partita chiusa anzitempo. Una gara al cardiopalma, alla fine decisa dopo un ribaltamento sul filo di poche preferenze.

Antonino Cicero
@AntoninoCicero1