A Castelbuono si parla dell’arme, l’onor e la vana gloria dei Ventimiglia, signori di Sicilia

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“Canto l’arme, l’onor, la vana gloria dei Ventimiglia, Signori di Sicilia. Nuove opportunità e prospettive per i beni culturali”. E’ il tema della conferenza che si terrà sabato 21 luglio 2018 dalle ore 9,00 alle 13,30 e dalle ore 14,30 alle 19,30 a Castelbuono, presso la sala convegni del Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo organizzatore della manifestazione.

Apriranno l’incontro Mario Cicero, Sindaco del Comune di Castelbuono, Rosario Schicchi, Presidente del Museo Francesco Minà Palumbo, Nunzio M. Cannizzaro, Presidente dell’Ordine degli ingegneri di Caltanissetta, Di Dio Vincenzo, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo, Paolo Lo lacono, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Caltanissetta, Francesco Miceli, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Palermo.
Modererà gli interventi Antonio Vitellaro, Presidente della Società Nissena di Storia Patria.
Il convegno si articolerà in tre sessioni: la prima informativa sul “Patto per i Branciforti” siglato dalla Camera di Commercio di Caltanissetta con i comuni aderenti e ricadenti nei territori già infeudati, nel corso dei secoli, dalla famiglia Branciforti (Salvatore Pasqualetto).
La seconda sessione illustrerà la storia del casato dei Ventimiglia, della loro nobiltà quali cavalieri della Stella nel contesto dell’aristocrazia siciliana (Filippo Sciara), dei feudi acquisiti nel corso dei secoli (Luigi Santagati), in particolare del feudo di Sperlinga sotto il loro dominio nei secoli XIII-XVI (Salvatore Lo Pinzino); illustrerà altresì gli ulteriori rapporti instaurati con i casati dei Barresi e dei Branciforti (Salvatore La Monica), infine esaminerà gli insediamenti e i manieri realizzati ed ancora esistenti (Ferdinando Maurici), in particolare sarà esaminata l’urbanistica della sede originaria del casato: Geraci Siculo (Giuseppe Trombino), le cappelle ventimigliane ed i rapporti fra i Ventimiglia e le autorità ecclesiastiche (Giuseppe Antista), la produzione degli argenti e il reliquiario geracese di Santa Rosalia (Gaetano Bongiovanni).
La terza sessione aprirà un interessante dibattito i cui temi verteranno sulla valorizzazione di questi beni intesi come opportunità di sviluppo per l’economia dei paesi interessati, nella constatazione di un’economia ristagnante e improduttiva della Sicilia. Imprenditorialità legata al patrimonio culturale, sotto l’egida della legalità; catalogazione dei beni dei Ventimiglia secondo il percorso già intrapreso dal Patto per i Branciforti, ripristino degli antichi mestieri per il restauro e la manutenzione, turismo e ricettività nei luoghi ventimigliani saranno i punti nodali che autorità civili, religiose, educatrici, forze dell’ordine e della legalità potranno illustrare nel corso del dibattito.
Tra la prima e la seconda sessione saranno effettuate due visite al convento di San Francesco: Giovanni Travagliato guiderà i partecipanti alla scoperta degli stemmi ventimigliani, abilmente riprodotti e messi a disposizione dal castelbuonese restauratore Michele Sottile; Franco Toscano illustrerà, da un panorama apprezzabile esclusivamente da punti di vista del Convento, le vestigia dell’antico Belvedere dei Ventimiglia, ancora oggi, in parte, riscontrabili.
La tradizionale bontà dei biscotti dei fornai di Castelbuono sarà degustabile durante le pause caffè. Per il giorno successivo è prevista una visita guidata per il centro storico di Castelbuono, a cura di Angelo Cucco, etno-antropologo della Pro-Loco castelbuonese. Per gli architetti che parteciperanno all’appuntamento l’iniziativa assegna dei crediti formativi. Per info e prenotazioni tel. 3209466081.