C’era una volta nel paese di Torretta il Palazzo della celebre famiglia Lampedusa.
A partire da questa considerazione è nato l’evento “Le dimore dei Lampedusa” e l’istallazione scenografica e temporanea della facciata di Palazzo Lampedusa, sul prospetto del Piccolo Museo Etnografico di Torretta, nell’anniversario della scomparsa di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, apre la seconda edizione della kermesse artistica culturale, Torretta in fest, creata nel 2017, dall’imprenditrice Giusy Musso e organizzata dall’associazione Evita Touring. Nell’ambito dell’iniziativa che si terrà lunedì 23 luglio 2018 ore 19,00, presso il Piccolo Museo Etnografico, in Piazza Croce a Torretta, è previsto un incontro a cui prenderanno parte Salvo Gambino, sindaco di Torretta, Alfonso Lo Cascio, presidente regionale BCsicilia, Rosario Lo Piccolo, presidente associazione “Lo Piccolo” di Torretta, Giusy Musso, direttore del Piccolo Museo Etnografico di Torretta. Al Termine la degustazione di prodotti tipici locali.
La Kermesse è un appuntamento annuale dell’associazione Evita Touring, nata all’interno del progetto culturale che ha come mission la valorizzazione e la promozione del patrimonio materiale e immateriale del territorio, e far riscoprire antiche tradizioni e testimonianze storiche (come l’istallazione temporanea della facciata di Palazzo Lampedusa a cura dell’artista Salvina Candela dell’associazione “Lo Piccolo” di Torretta) per trasformarli in punto di forza per la crescita socio-economica della cittadina di Torretta.
Il Palazzo della famiglia Lampedusa sorgeva all’estremità del centro di Torretta e aveva i caratteri tipici del palazzo signorile barocco con fondo bianco ed elementi architettonici di colore grigio, con un primo ed un secondo piano. Nella casa visse il santo Giuseppe Maria Tomasi e la sorella Isabella, monaca poi del monastero delle Benedettine di Palma Montechiaro considerata dalla tradizione religiosa una grande mistica. Anche l’autore de “Il Gattopardo”, Giuseppe Tomasi, soggiornò nel palazzo e lo cita nei suoi “Ricordi d’infanzia”, ma della “casa di Torretta” ne parla, se in maniera implicita, anche nel suo capolavoro. Il Palazzo Lampedusa venne distrutto nel 1959 e al suo posto venne costruita una scuola.
Il palazzo Lampedusa fu abbattuto nel 1955 a seguito di un esproprio. Chi scrive vi ha vissuto per circa due anni nei primi anni ’50 essendo figlio di Carolina Tomasi di Lampedusa, (1908 +1992), che insieme alla sorella minore Maria Stella, (+1966), ne fu l’ultima proprietaria. Mia madre, – che era nipote di Giovanni Tomasi e Guccia, barone di Montechiaro, figlio secondogenito di Giulio IV Fabrizio, VIII principe di Lampedusa, il principe-astronomo de “Il Gattopardo” – ottenne la cognomizzazione del predicato “di Lampedusa” per sentenza della Corte di Appello di Palermo nel 1981; ed io ho aggiunto al cognome paterno “Lo Piccolo” quello materno “Tomasi di Lampedusa” per decreto del Capo dello Stato. Mio padrino di battesimo è stato il principe-scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de “Il Gattopardo”, che condusse mia madre all’altare.
giuseppelopiccolotomasidilampedusa.com
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