Qualche mese addietro il web è stato “invaso” da articoli secondo i quali in Sicilia sarebbe inutile differenziare perchè tutto viene mischiato e portato in discarica.
Questi articoli nascono da un articolo del luglio 2017 su un noto quotidiano siciliano in cui si affermava che in circa 50 comuni siciliani i rifiuti organici differenziati finivano in discarica. Questa cattiva abitudine portò ad un commento del Presidente Regionale Federconsumatori Alfio La Rosa che, preoccupato dello status quo dei rifiuti in Sicilia, riprendendo alcune dichiarazioni del dirigente Regionale Salvatore Cocina, secondo il quale “i siciliani, con molti sforzi, stanno imparando differenziare i rifiuti per poi vederseli buttare in discarica”, afferma:
“Da moltissimo tempo chiediamo alla Regione di darsi una mossa sul tema rifiuti. Da altrettanto tempo chiediamo che si costruiscano gli impianti necessari a trasformare i rifiuti in materie prime. Ancora da tempo chiediamo che si vada verso la chiusura delle discariche. Ora il tempo è finito, bisogna agire […] il Piano Rifiuti attualmente sotto la lente dell’Europa è un non-piano, è generico, inefficace e assolutamente inadeguato a risolvere un problema enorme come quello dei rifiuti siciliani. L’Europa non può che bocciarlo, la Regione ne avrebbe dovuto presentare uno nuovo e migliore[…] la situazione che abbiamo davanti a noi non è affatto buona: l’Europa ci negherà i fondi, la Sicilia non avrà i soldi per costruire gli impianti a valle della raccolta differenziata e, di conseguenza, i siciliani saranno costretti a continuare a fingere di fare la differenziata”.
Ammesso che qualche comune, per motivi meramente logistici (rottura mezzo, chiusura impianto, etc..), butti in discarica i propri rifiuti differenziati, questi non sarebbero conteggiati nel computo della raccolta differenziata, quindi, non c’è alcun bluff, le percentuali di raccolta differenziata raggiunte dal tuo Comune sono reali e non possono essere falsate.
Ogni carico di rifiuti viene accompagnato da un documento di trasporto per la per la tracciabilità dei rifiuti: il formulario che è in grado di certificare, in maniera sicura, l’avvenuta consegna del materiale e il conseguente avvio a riciclo dello stesso, senza questo documento sarebbe illegale la movimentazione del rifiuto, in esso si annota con un codice univoco il tipo di rifiuto portato a conferimento, il formulario viene redatto in quattro copie la prima si lascia al produttore del rifiuto, le restanti tre copie giungono a destino e devono essere completate con il peso del rifiuto ed eventuali annotazioni (come la classificazione degli imballaggi) e vanno così ripartite: una copia al destinatario (discarica, impianto, centro di compostaggio), una copia al trasportatore e una va restituita al produttore entro 90 giorni dalla data di conferimento del rifiuto che la conserva unitamente alla prima copia.
Un formulario identificativo dei rifiuti
Questo complesso sistema ci fa capire che è difficile “imbrogliare”, tra l’altro le dichiarazioni di La Rosa e di Cocina non sono riferite alla raccolta differenziata in genere (Carta e Cartone, Vetro, Plastica, etc..) ma solo all’organico e sono state, giustamente, rilasciate solo per denunciare la mancanza di centri di compostaggio, al fine di sollecitarne l’apertura di nuovi, tutto questo è stato poi travisato dai giornali.
Nel settore della raccolta differenziata queste “incomprensioni” sono però pericolose, hanno conseguenze dannose e rafforzano i luoghi comuni. La reazione immediata dei cittadini è quella di dire: “io non faccio la differenziata tanto mischiano tutto”, quante volte, noi addetti ai lavori, abbiamo sentito dire “ho visto con i miei occhi che buttavano il cartone nel compattatore”, invece, lo stavano caricando in un compattatore destinato alla raccolta differenziata, quante volte, noi addetti ai lavori, abbiamo sentito dire “ho visto che caricavano la plastica con il vetro e la carta, hanno mischiato tutto per buttarlo in discarica”, invece, stavano raccogliendo imballaggi misti che non vanno in discarica ma in centri di selezione per poi essere avviati al riciclaggio.
Quindi continuate a fare la raccolta differenziata perché è una cosa seria non ci sono bluff, non ci sono trucchi.