Termini Imerese. I carabinieri eseguono tre misure cautelari per ricettazione di cavi di rame

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Si tratta di tre termitani, fermati dai Carabinieri lo scorso 13 settembre

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Termini Imerese hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della Procura della Repubblica, a carico dei termitani Francesco e Roberto Canta, per i quali è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari, e Salvatore La Bua, anch’egli di Termini Imerese, al quale è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, con permanenza notturna in abitazione e obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria tutti i giorni.

L’attività investigativa è sorta a seguito di intervento effettuato il 13 settembre scorso a Termini Imerese, ove erano stati segnalati tre soggetti intenti a lavorare una cospicua quantità di cavi di rame.

All’arrivo dei militari i tre soggetti riuscivano a darsi alla fuga lasciando sul posto oltre 20 mt di cavi di rame, poi accertati di proprietà di RFI – Rete ferroviaria italiana – e precedentemente asportati dal deposito ferroviario di Termini Imerese. I tre soggetti venivano comunque riconosciuti dai militari operanti, nonché da un terzo che si trovava nelle vicinanze, e dunque accertati responsabili del reato contestato di ricettazione.

I cavi di rame venivano immediatamente recuperati e consegnati al legittimo proprietario mentre i tre soggetti venivano deferiti alla Procura della Repubblica.

Questa mattina i militari dell’Arma hanno proceduto a notificare ai tre nominati l’ordinanza di applicazione di misura cautelare, in forza della quale i fratelli Canta sono stati, al termine delle procedure di rito, tradotti e ristretti presso le rispettive abitazioni a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.