“Il deputato Sunseri, al pari di chi non ha argomenti seri o di chi è abituato a scontrarsi e non a confrontarsi, ricorre a metodi da bullo di quartiere”. Così esordisce in una durissima nota il sindaco di Termini Imerese Francesco Giunta.
“Non contento di avere indotto – continua nella nota – la presidente della Commissione Lavoro del Senato e il Vicepresidente del Consiglio Di Maio a sottrarsi all’incontro con la Città e con le Istituzioni cittadine, pur di colpire il Sindaco di Termini Imerese è disposto a far soffrire tutta la Cittadinanza. Passino le aggressioni alla mia persona, rimestando fatti e questioni personali troppe volte strumentalizzati, utili solo a riaprire ferite dolorose per la mia famiglia, ma non gli può essere perdonato, e i Termitani non gli perdoneranno, la pervicacia con cui sta tentando di disintegrare il Comune, con conseguenze devastanti per tutti i Cittadini”.
E conclude “Questa non è Politica è cannibalismo, che si nutre nell’odio, nel rancore, nella cattiveria. Ma il Consiglio comunale, sostenuto dai Cittadini Onesti, che sono la maggioranza, risponderà colpo su colpo con orgoglio e fermezza, in difesa della Città”.
I cittadini termitani, onesti, i quali, vogliono vedere crescere questa città (Termini Imerese), con fermezza chiedono le dimissione del Sindaco e di tutta la Giunta.
I termitani onesti, sono stanchi, di avere in consiglio comunale politici incapaci e poltroni.
Inoltre mi pare di aver compreso che, in questi mesi della Vostra permanenza in Giunta, qualcuno faccia L’Assessore per curare i suoi hobby, piuttosto che occuparsi delle questioni politiche/sociali che abbiano attinenza con l’incarico istituzionale affidato.
Sono dispiaciuto del fatto che il Sindaco abbia subito attacchi personali e incivili, ma questo non lo esime dall’assumersi le responsabilità istituzionali che lo investono. Sig. Sindaco Francesco Giunta, se per Lei è troppo oneroso porre in essere l’attività amministrativa che Lei ha assunto, nella qualità di primo cittadino, a difesa e per lo sviluppo del nostro territorio, per favore si dimetta e lasci spazio a chi sente, come cittadino di questa città, la necessità di vedere uscire Termini Imerese e i suoi cittadini da questa morsa che impedisce la crescita, culturale, politica ed economica; morsa, della quale Lei, forse, non ha compreso, qual’è, il senso rotatorio per allentarne la presa. Cordiali saluti Antonino Ferrara (spartacus).
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