Accusati dalla Procura di Termini Imerese di furto, detenzione illegale di armi e ricettazione. In 2 arrestati dai Carabinieri

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Esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della Procura della Repubblica di Termini Imerese, nei confronti di 2 persone.

Entrambi sono ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di furto aggravato in abitazione, detenzione illegale e porto di armi clandestina e di arma alterate e ricettazione e arrestati dai militari del Comando Compagnia Carabinieri di Bagheria
Le risultanze investigative su cui si basa la citata misura cautelare sono state acquisite nell’ambito di un’indagine scaturita  dal furto di una pistola avvenuto  nel  mese di aprile  all’interno di un’abitazione di Bagheria.
Le attività di sopralluogo svolte con accuratezza, nell’immediatezza dei fatti, da personale qualificato della Sezione Rilievi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo, permettevano di individuare e repertare, all’interno dell’abitazione, alcune impronte lasciate dal responsabile del furto, consentendo, così, di identificarlo in Paolo Scaduto, 37enne palermitano, pregiudicato per reati contro il patrimonio.
Quest’ultimo, nella notte tra il 21 ed il 22 aprile, approfittando dell’assenza dell’intero nucleo familiare, si introduceva all’interno dell’abitazione, previa forzatura della porta d’ingresso, asportando alcuni monili in oro e la pistola, comprensiva di munizionamento, regolarmente detenuta da una delle vittime.
Le successive attività investigative, condotte anche mediante attività tecniche, hanno consentito, altresì, di ricostruire la “rete” di ricettazione dell’arma, individuando in Dario Ribaudo e nel nipote Davide Ribaudo entrambi bagheresi con precedenti di polizia, i possibili detentori dell’arma, in grado di procurarsi illecitamente armi di diverso genere, per lo più clandestine.
Gli odierni destinatari di misura si identificano nei predetti Paolo Scaduto e Davide Ribaudo (nella foto), mentre Dario Ribaudo, era stato già tratto in arresto, in flagranza di reato, in data 16ottobre da personale della Compagnia di Bagheria, per detenzione illegale e porto di armi clandestine ed alterate e ricettazione, in quanto lo stesso, a bordo della propria autovettura, stava trasportando alcune armi tra Bagheria ed Altavilla Milicia, ricevute, poco prima, dal nipote Davide Ribaudo. Nella circostanza, veniva predisposto un servizio di pedinamento e controllo dalla Compagnia di Bagheria, a seguito del quale, dopo un lungo inseguimento per le vie del centro abitato di Altavilla Milicia, lo stesso veniva fermato e trovato in possesso di una pistola Beretta, con matricola abrasa, nonché di una pistola a salve marca “Bruni” con canna in metallo modificata, idonea allo sparo.
Contestualmente all’esecuzione del provvedimento, sono state eseguite perquisizioni personali e domiciliari presso un complesso di case popolari di Bagheria, nei confronti di persone indiziate di detenere armi clandestine/alterate. Nei confronti di Paolo Scaduto il provvedimento è stato notificato presso la Casa Circondariale di Enna, ove risulta recluso per altra causa.
Per il servizio sono stati impegnati circa 80 Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, con l’ausilio di personale del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” di Palermo, unità cinofili per la ricerca di armi ed esplosivi, nonché un elicottero del 9° Nucleo elicotteri di Palermo.