Castelbuono, Giornata della Memoria: l’Accademia dei Curiosi da un proprio contributo per non disperdere la memoria

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Fra qualche giorno si celebrerà la Giornata della Memoria, l’Accademia dei Curiosi, vuole dare il proprio contributo al fine di contribuire con sempre più efficacia, alla sua inopinabile importanza.

Il periodo storico che viviamo, sembra dare ragione al filosofo Vico sulla teoria dei corsi e ricorsi storici. L’odio del Fascismo e del Nazismo contro gli Ebrei e in generale verso i “diversi”, oggi è quello contro gli immigrati, i gay, contro chi è diverso.“Noi siciliani, – scrive l’associazione in una nota – grazie alle diverse invasioni che abbiamo “subito”, siamo con certezza, il popolo che più di ogni altro ha fatto delle diversità di ogni tipo la propria vita, la linfa vitale che ha reso, nel tempo, unica la Sicilia. Se prima erano i campi di concentramento a essere luoghi di esperimento per la pretesa del dominio assoluto di uno sugli altri, adesso può essere il mare che strappa le vite, possono essere le parole di odio sdoganate da governanti senza senso delle istituzioni. Uomini senza valori agitano fantomatiche paure affannandosi alla ricerca di un nemico costante.  Sono la violenza verbale e in certi casi, fisica, che trova humus favorevole per crescere e svilupparsi in tutta Italia. La diversità è centrale nella vita dell’uomo, l’arricchimento nasce dalla capacità di sapersi confrontare, mai odiare. Sabato facciamo un regalo promettendo a noi stessi: non ci fermeremo solo nel giorno della commemorazione, ma andremo giorno dopo giorno a difendere le minoranze, difendere sempre chi ha bisogno senza differenza di colore, religione, provenienza e cultura. Impegniamoci a educare i nostri bambini e i nostri giovani alla bellezza delle diversità, alla tolleranza, alla libertà di aprire il cuore per conoscere. Apriamo le menti alla conoscenza, alla bellezza e allontaneremo con maggiore vigore la mediocrità e l’odio, questo è il compito che ci attende con sempre maggiore urgenza. Il Mediterraneo è sempre stato la culla della civiltà occidentale, oggi è il mare della morte. Essere liberi, costa fatica e coraggio, ma solo avendo rispetto per l’altro, il nostro mare tornerà la via prediletta pe navigare inseguendo la conoscenza, perché non ci sia un’altra Shoah”. Scriveva Anna Arendt“: I campi di concentramento e di sterminio servono al regime totalitario come laboratori per la verifica della sua pretesa di dominio assoluto sull’uomo. Il dominio totale, che mira a organizzare gli uomini nella loro infinita pluralità e diversità come se tutti insieme costituissero un unico individuo, è possibile soltanto se ogni persona è ridotta a un’immutabile identità di reazioni, in modo che ciascuno di questi fasci di reazioni possa essere scambiato con qualsiasi altro. Si tratta di fabbricare qualcosa che non esiste, cioè un tipo umano simile agli animali, la cui unica «libertà» consisterebbe nel «preservare la specie”.