E’ partito male l’anno per i Forestali, tra le problematiche ancora in corso sulla buste paghe dello scorso anno, i mancati pagamenti degli arretrati contrattuali e, a cui si devono aggiungere anche con i tagli che il governo regionale ha messo in atto contro il comparto.
Quando c’è da tagliare, limare o raschiare il barile, i Forestali sono i primi a cui attingere fondi e soldi, come se, questi fossero in abbondanza o in disavanzo.
Una continua crisi e continui problemi per un comparto a cui manca sempre qualcosa per rivedere o cambiare i temi essenziali di tante famiglie che vive di tale lavoro. Ora il governo Musumeci (grande amico dei Forestali, in tempo di convegni e di elezioni) ha tagliato 53 milioni dalla Finanziaria in corso e, seppur si pensa che debbano rientrare da fondi FSC, la maggior parte dei lavoratori rimane scettica su tale manovra. Mancano i progetti e, manca la voglia di mettere in atto un piano di riordino come sempre sbandierato da tutti e da tanti. Non c’è voglia di cambiare e su questo i sindacati di base e di categoria si stanno organizzando a tal proposito.
A partire da lunedì mattina scendono in campo i Forestali del Sifus in un sit-in permanente davanti il palazzo dell’Ars che, accompagnerà la Finanziaria che riprenderà da lunedì pomeriggio, quindi seguendo pari passo ciò che si deve mettere in piano, e protestare contro questi continui tagli che gli operai debbono sopperire. I sindacati di categoria si sono riuniti qualche giorno addietro sotto il palazzo della Presidenza ma, non c’era nessuno degli interlocutori e nonostante non si sia capito l’esito di questo sit-in, gli stessi si sono promessi che saranno presenti più avanti se, non avranno risposte certe e concrete sui lavoratori.
Antonio David