Elezioni regionali. Vince il centrodestra: Marsilio nuovo governatore dell’Abruzzo

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Alle elezioni regionali in Abruzzo vince in maniera netta il candidato del centrodestra Marco Marsilio con il 47,6%.

A seguire Giovanni Legnini (centrosinistra) al 31,5%. Addirittura sotto il 20% il candidato pentastellato Sara Marcozzi, ultimo Stefano Flajani di Casapound con l’0,6 per cento.
la Lega è il partito più votato, 26,2%, seguito dal M5s al 19,8, crollo importante per il M5s che solo un anno fa alle politiche era primo partito in regione con il 40% dei voti. Nella coalizione di centrodestra che ha il 48% dei consensi, Forza Italia è accreditata del 9,5%, mentre Fratelli d’Italia è data al 6,2%. Nel centro sinistra, la lista più votata è il Pd al 10% seguita da quella Legnini presidente col 8,6%. Il centrosinistra complessivamente è al 31,2%. L’affluenza definitiva crolla al 53 per cento, 8 punti percentuali in meno rispetto al 2014: su 1,2 milioni di abruzzesi, è andato alle urne poco più della metà.
Il nuovo governatore Marco Marsilio è nato a Roma da genitori di Tocco da Casauria  in provincia di Pescara. 52 anni il prossimo 17 febbraio, laureato in Filosofia alla Sapienza, è sposato e ha una figlia. Maturata una lunga esperienza amministrativa, nel 2008 è eletto alla Camera dei Deputati, dove ricopre il ruolo di componente dell’Ufficio di Presidenza della Commissione Bilancio. In questa Legislatura è senatore di Fratelli d’Italia, componente della Commissione Bilancio e della Bicamerale sul Federalismo fiscale. È stato amministratore di una società di diritto algerino nell’ambito di un progetto volto all’internazionalizzazione d’impresa. Project manager professional dal Pmi (Project Management Institute, Usa), ha lavorato in un’azienda di progettazioni, costruzioni e facility management. È professore a contratto di Estetica, museologia e marketing applicato ai Beni culturali all’Università Link Campus. Ha dichiarato le dimissioni da senatore già in campagna elettorale. “La priorità assoluta – ha detto – è la ricostruzione, rimasta ferma negli ultimi tempi, una vergogna da cancellare. Bisogna rimettere in condizione le persone di rientrare nelle proprie case”.
Per le elezioni prossimo appuntamento, tra un mese, in Sardegna, dove si vota anche lì per eleggere il Presidente della Regione.