Leoluca Orlando ha partecipato al corteo per superare la ultradecennale crisi della ex Fiat e per garantire e promuovere lo sviluppo dell’area termitana e della intera realtà metropolitana.
Per Orlando, “la proprietà dello stabilimento, collocato a suo tempo strategicamente nella area industriale di Termini Imerese, appare ormai come lo strumento utilizzato dalla Fiat per tenere in ostaggio un intero territorio e i suoi lavoratori.
Il Governo nazionale intervenga senza ulteriore indugio per interrompere quello che sembra essere ormai soltanto un balletto di aziende paravento, che da oltre quindici anni tengono in stato di agonia un intero territorio.”
Orlando ha sottolineato che “FCA è ormai una multinazionale inserita nella competizione internazionale ma nella nostra realtà si comporta con logiche monopoliste, apparendo più attenta ad evitare la presenza di altri attori internazionali che non alla effettiva produttività dello stabilimento termitano.”
“La mobilitazione massiccia e costante dei Sindaci è uno stimolo forte anche alla Regione, che chiediamo faccia sentire la propria voce: la vertenza ex Sicilfiat è un test ed un messaggio di apertura o di chiusura per prospettive di investimenti e presenze internazionali in tutta l’Isola”.