L’artista palermitano Aldo Sessa dona sei opere al Comune di Montemaggiore Belsito

0
430

Si è svolta presso la “Sala blu” della Sede di rappresentanza del Comune di Montemaggiore Belsito, la cerimonia con la quale il noto artista di origine palermitana Aldo Sessa, ha donato al Comune sei delle sue pregevoli opere in stile puntinista.

Opere eseguite con china e china colorata su particolare pergamena. Le stampe in originale raffigurano caratteristici scorci e vedute del paese di Montemaggiore Belsito, il paese di origine della moglie dell’artista Pina Mangano. Erano presenti il Sindaco Antonio Mesi e il Vice sindaco e assessore alla Cultura e Sport Riccardo Siracusa. Si è festeggiato l’anniversario di quando Montemaggiore il 28 aprile 1610 ottava indizione, per opera di Mariano Migliaccio III, ha acquistato “il mero e misto impero”, 409 anni fa. La Signora Mangano-Sessa ha brevemente coinvolto piacevolmente – non senza un pizzico di commozione come d’altronde suo marito Aldo – gli astanti con ricordi della sua famiglia, della sua gioventù a Montemaggiore Belsito. Il sindaco consegnando una targa di riconoscimento all’artista (raffigurante il SS. Crocifisso in stile puntinista), ha detto che presto gli verrà attribuita la cittadinanza onoraria. Il pittore Aldo Sessa ha, in oltre, ricambiato donando a Sindaco e Vicesindaco a ciascuno un folder con una stampa.
L’artista ha raccontato  che in gioventù egli era un sognatore che aspirava alla pittura moderna. In seguito abbandona l’aspetto del sogno nell’arte e per un riscatto della Palermo colpita dalla mafia, da il suo contributo alla “Primavera palermitana” di Leoluca Orlando, per questo con una notevole produzione di opere raffiguranti svariati luoghi del capoluogo di Regione della Sicilia. Molte opere fissano sulla pergamena vedute di Palermo. La sua è una dedica della propria arte alla Sicilia. Sue opere oltre ad essere state esposte a Palermo sono state donate al Comune di Palermo Città Metropolitana. Ha partecipato ad iniziative in occasione di Palermo Capitale Italiana della Cultura.
L’incontro si è conclusa con un momento di convivialità. I coniugi Sessa, poi, con un fuori programma, hanno visitato l’effigie del SS. Crocifisso, compatrono del paese, all’interno dell’omonima chiesa suo scrigno che contiene i pregevoli affreschi del 1732 di Filippo Randazzo e Francesco Ferrigno.
Santi Licata