Madonie, presentata istanza per l’istituzione del “Distretto delle Filiere e dei Territori di Sicilia in Rete”

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Presentata l’istanza per l’istituzione del “Distretto delle Filiere e dei Territori di Sicilia in Rete”. Al centro del Distretto sono le imprese delle filiere produttive strutturate, le produzioni con certificazione di qualità e biologiche, il turismo e un largo partenariato sul territorio.

Soddisfatto il presidente del GAL Madonie Santo Inguaggiato (nella foto) per l’obiettivo raggiunto grazie anche al ruolo significativo che ha svolto l’Ente da lui diretto.
L’istanza di riconoscimento è stata presentata dal soggetto proponente “C.I.B.O. (Cultura, Identità, Biodiversità, Organizzazione) in Sicilia”, costituito lo scorso 17 luglio proprio a questo fine.
Il largo partenariato aderente al “Distretto delle filiere e dei territori di Sicilia in rete” è costituito da 4 Agenzie Locali di Sviluppo, 5 FLAG,  16 GAL con tutti i Comuni soci, 8 tra associazioni di categoria e dei consumatori, 6 tra Consorzi di tutela e O.P., le associazioni di rappresentanze e tutela dell’agricoltura biologica, le realtà sociali e di promozione turistica, 5 Consorzi di ricerca, l’ESA, La Rete delle fattorie sociali, il Comitato “Fa la cosa giusta”, l’AICCRE,  l’ANCI Sicilia, 3 enti di formazione, oltre a numerose imprese agricole e agroalimentari non associate a organismi di filiera già rappresentati nella Rete appena costituita.
“L’istituzione del Distretto del Cibo – afferma il presidente del GAL Madonie Santo Inguaggiato – rappresenta un primo significativo traguardo per la promozione della Sicilia con le sue produzioni. Un traguardo per nulla scontato se si considerano i tempi ristretti e il lavoro necessario per aggregare e ricondurre a una visione unitaria un partenariato così vasto che comprende l’intera isola. La sfida adesso, superata la fase degli adempimenti, è quella di operare come una grande rete che, partendo dalle eccellenze e dalle potenzialità singole, di filiera o di area, promuova l’intero territorio. Esprimo la gratitudine del Gal – conclude Inguaggiato – a tutti coloro che hanno lavorato, con spirito costruttivo, per il raggiungimento di questo obiettivo (Amministrazione regionale e partner )  e la soddisfazione per il contributo della nostra struttura ed in particolare del nostro direttore Dario Costanzo.”
Il Distretto coinvolge tutte le province del territorio siciliano e otto filiere produttive regionali complete (agrumicola, orticola in pien’aria e in serra, frutta secca a guscio, cerealicola, prodotti ittici, olivicola ed olearia, carni, officinali). Sono altresì presenti alcune aziende che seppur afferenti ad ulteriori tre comparti (lattiero-caseario, mielicolo e vitivinicolo), non rappresentano filiere complete.
60 i Comuni coinvolti nei cui territori insistono 6.157 imprese agricole, singole o associate, anche appartenenti ad organismi associativi.
15.286 gli addetti delle imprese partecipanti al Distretto, aventi i requisiti di imprenditore agricolo o imprenditore agricolo professionale
60 le forme associative di imprese agricole aderenti al Distretto;
17 le produzioni agroalimentari di qualità (Arancia Rossa di Sicilia IGP, Limone di Siracusa IGP, Limone Interdonato Messina IGP, Arancia di Ribera DOP, Pomodoro di Pachino IGP, Melone di Pachino IGP, Carota Novella di Ispica IGP, Pistacchio di Bronte DOP, Monti Iblei DOP, Monte Etna DOP, Agricoltura biologica, Mandorla di Avola PAT, Olio Extravergine di oliva PAT, BRC, IFS, GLOBALGAP, UNI 2205);
318,67 milioni di euro è il volume di affari complessivo delle produzioni certificate ottenute dalle imprese del settore agroalimentare aderenti al Distretto.