Il 3 settembre presso la Chiesa di santa Marina, in contrada Bragone a Termini Imerese, con inizio alle ore 19,00, si terrà un incontro con una delegazione del Centro culturale e casa editrice la «Biblioteca dello Spirito», fondata a Mosca da cattolici e ortodossi nel 1993.
Un luogo fisico – dal 2004 un palazzo nel cuore di Mosca appartenuto all’illustre famiglia Botkin – che contiene più di 8000 volumi prevalentemente di carattere umanistico, dove ogni sera si può partecipare ad una conferenza, assistere alla presentazione di un libro o visitare una mostra. A Mosca tante realtà hanno cercato, senza successo, di replicare l’esperienza della Biblioteca dello Spirito.
La Biblioteca dello Spirito ha come punto sorgivo un luogo ideale, una amicizia, nella quale è a tema tutto ciò che è umano. Negli anni, coloro che l’hanno frequentata vi hanno trovato “una casa, la casa del popolo, dove rinasce la speranza” dice una delle tante lettere di ringraziamento ricevute. C’è una frase straordinaria di Oscar Wilde che dice: “per il popolo si può morire, ma il problema è mangiarci insieme”.
In un momento storico – scrivono in una nota gli organizzatori – in cui l’Europa sembra aver smarrito i fattori che l’hanno originata e nel nostro paese la politica sembra procedere cavalcando le paure e la debolezza di coscienza, proporre un incontro con i nostri amici russi vuole essere la possibilità di ricomprendere come il creare dei luoghi di incontro reale, di dialogo serio e soprattutto di tensione al bello e al vero, sia la condizione per sostenere uno sguardo capace di accogliere la persona nella sua integralità e di trasformare le persone e la società”.
“Quando abbiamo inaugurato il Centro, francamente non sapevamo veramente come si sarebbe sviluppata l’attività del Centro. Non sapevamo di avere così tanti amici, e questo ci ha reso felici. Vuol dire che è possibile fare qualcosa, che c’è interesse per questo tipo di attività … c’è il desiderio di costruire qualcosa, e che si può costruire insieme”, ha detto Jean Francois Thury, direttore del Centro, in occasione della inaugurazione della nuova sede.
All’incontro interverranno Giovanna Parravicini, direttrice dell’edizione russa della rivista La Nuova Europa e ricercatrice della fondazione Russia Cristiana, e Jean Francois Thury. “Dal samizdat – concludono gli organizzatori – una esperienza di vita che può rifiorire anche nel cuore della Mosca di Putin. Per noi che siamo avvezzi più alla protesta che alla proposta, una occasione per imparare cosa è la dissidenza”.