La cura dell’ambiente genera lavoro. La testimonianza diretta di quattro realtà madonite che hanno ricevuto il premio “Sentinelle del Creato”
Si è chiuso ieri sera al Teatro Cicero di Cefalù il XIV Forum dell’Informazione Cattolica per la Custodia del Creato.
La terza sessione di lavori, moderata dalla giornalista di RaiNews Angela Caponnetto, è stata dedicata alla cura del creato come opportunità di lavoro e dei green jobs.
Alessandra Bailo Modesti di Green Cities Area-Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha illustrato quali sono le enormi potenzialità di sviluppo per la green economy, che entro il 2030 potrebbe creare fino a 24milioni di posti di lavoro. Una potenzialità che va colta per creare un’economia più sostenibile ed equa come dimostrato da alcune giovani esperienze che hanno condiviso con i presenti la loro storia. Un momento, quelle delle testimonianze, che ha mostrato concretamente come è possibile fare economia nel rispetto dell’ambiente e grazie al recupero delle tradizioni.
La prima esperienza condivisa è stata quella di Sextantio illustrata dal suo amministratore Nunzia Trabaschi, un interessante progetto partito dall’Abruzzo per il recupero di antichi borghi da trasformare in b&b e alberghi diffusi, grazie ad un restauro conservativo. Esempio di cultura che genera economia con il recupero del patrimonio storico-architettonico di cui è ricca l’Italia.
Quattro le realtà locali rappresentative delle opportunità che il nostro territorio offre ai giovani e ai meno giovani che le sanno cogliere, esperienze importanti di impegno per la riscoperta, il recupero e la valorizzazione del territorio e delle sue risorse.
Sono stati illustrati il lavoro della cooperativa Verbumcaudo nel feudo che fu del boss Michele Greco in cui, tra le altre attività, si tenta di recuperare 35 vitigni autoctoni che rischiavano di sparire; i percorsi religiosi e naturalistici e le Gole di Tiberio recuperati da Madonie Outdoor; il recupero e l’espansione della produzione di Manna del Consorzio della Manna Madonita tra i comuni di Pollina e Castelbuono e l’esperienza dei “Carusi” che lavorano per il recupero delle albicocche e dell’arancio biondo di Scillato.
Quattro realtà esempio per chi ha voglia di mettersi in gioco per essere protagonisti del proprio futuro.
In questa direzione va il “Laboratorio della Speranza”, realtà fortemente voluta dal Vescovo di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante, per realizzare azioni concrete che possano aiutare a creare nuove prospettive per il mondo occupazionale giovanile nel tentativo di arginare la “desertificazione” in atto nelle aree interne del territorio delle Madonie. Il progetto è stato presentato dal direttore dell’Ufficio Pastorale per i Problemi Sociali ed il Lavoro della Diocesi di Cefalù, don Giuseppe Amato.
La giornata si è conclusa con una serata di musica animata dall’attore Max Paiella durante la quale è stato conferito il Premio giornalistico “Sentinelle del Creato” ai giornalisti Giuseppe Milano, Francesco Zanotti e Angela Caponnetto e alle quattro realtà sociali ed imprenditoriali madonite, Società Cooperativa Verbumcaudo, Madonie Outdoor, Consorzio Manna Madonita e Terre di Carusi, che si sono impegnate e distinte con il loro lavoro e con le attività svolte per l’attenzione ai temi ambientali.
Un momento importante di riflessione, confronto, condivisione quello del Forum vissuto dalla Diocesi di Cefalù su un tema quantomai attuale come quello del rispetto del Creato, della biodiversità e delle opportunità che la sua cura e la sua salvaguardia possono offrire in un rinnovato rapporto tra l’uomo e la natura.