Filippo Evola, medico condotto, storico, uomo di scienza e sacerdote

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Filippo, Nicolò Salvatore Evola (Balestrate, 12 aprile 1812 – Palermo, 9 settembre 1887) è uno di quei personaggi geniali siciliani la cui attività sbalordisce non solamente per quantità e alta qualità ma per la varietà delle ricerche, sempre approfondite,

in una all’attività anch’essa mai dismessa e sempre di altissimo ingegno, impegno ed esiti in ambito medico. Nei nostri giorni si dovrà ricorrere a qualche sforzo al momento di apprendere che questo figlio di un centro periferico della città di Palermo, la graziosa e operosa Balestrate, (che proprio nell’attualità della vita culturale cittadina vanta oggi la presenza del medico-poeta Salvatore Bommarito), il religioso Filippo Evola svolgeva contemporaneamente professione di medico condotto e di parroco titolare della parrocchia Sant’Anna della stessa città. E che da quest’ultima sua carica era riuscito a far costruire una nuova chiesa a Balestrate, quella che sarebbe stata la Chiesa Madre della città. La Sicilia era ancora governata dai Borboni, in quegli anni infatti l’autorizzazione a costruire la cattedrale venne rilasciata da Ferdinando Secondo,  nel 1842: E ancora a proposito del regno borbonico, con decreto di quest’ultimo del gennaio 1843, venne affidato alle curie vescovili la sovrintendenza sulle scuole ricadenti in ciascun territorio diocesano, donde dal vescovado l’incarico al parroco Filippo Evola per le scuole comunali di Balestrate. E ancora, nel 1846 la nomina a Primo Arciprete del paese.
Ancora due anni ed ecco che, nel 1848 troviamo l’Arciprete Evola componente in qualità di Pari del Parlamento siciliano, momento dal quale non sono più  le cariche ricoperte che bisognerà censire e evidenziare di questo singolare personaggio, ma gli studi e la continua produzione di opere a sfondo di speculazione del pensiero e di ricerca scientifica, nei più disparati settori. Attività che i biografi hanno registrato riconoscendogli qualità di: teologo, filosofo, storico, oratore, bibliografo  e persino agronomo. In quest’ultimo settore i suoi studi e le sue applicazioni pratiche sono stati di prezioso ausilio per la salvaguardia delle campagne da alcune infestazioni che colpivano gli alberi da frutta. Ed è davvero sbalordente scoprire, a distanza di quasi due secoli, l’acume con cui l’uomo di Chiesa che si preoccupava di rendere autonoma e autarchica la parrocchia di Balestrate dalle invadenze di quelle confinanti di Trappeto e di Partinico, riuscisse a occuparsi con successo e costanza di tanti e diversi problemi. Curiose infatti  le sue pubblicazioni sulla produzioni dell’alcool nel territorio, come altrettanto intriganti le pubblicazioni che illuminano su malattie endemiche, contagiose e dipendenti dagli sbalzi della temperatura. Queste osservazioni ci suggeriscono di riportare in calce a questo “Medaglione” sul genio di Filippo Evola, un elenco delle opere che ha lasciato sulle diverse discipline qui prima citate e altre. Una enciclopedia che tuttavia  regge nei nostri giorni di tecnologie avanzate di cui si dimostra la precocità pioneristica e delle intuizioni e delle applicazioni sperimentali.
Passiamo quindi a citare alcuni incarichi cui Filippo Evola fu chiamato a reggere e di cui ha lasciato perfetta memoria di altrettanto fedeli adempimenti con amore e competenza tali da meritare il titolo di  prefetto onorario a vita della Biblioteca nazionale di Palermo. A proposito di tali meriti non può sfuggire un risvolto che definiremo politico: Evola in tutte le sue attenzioni e approfondimenti non mirava ad altro che a migliorare lo stato generale, morale e materiale del territorio della sua Balestrate. E va bene. Ma non trascurò mai di informarsi e scrivere sulla cultura e la storia dell’Isola. Un esempio solo potrebbe essere quello che a margine della ricerca delle opere degli scrittori siciliani, svolse una indagine sulle tipografie più importanti esistenti in quegli anni in tutte le province isolane. Una impresa di non poco momento affidata a corrispondenze e verifiche. Ma perché si diceva della politica? Si diceva perché Filippo Evola non fu mai snobbato dai Borboni perché riconobbero la sua ansia di lavorare per il benessere. Una meta che immediatamente gli venne riconosciuta con il passaggio storico della Sicilia dai Borboni ai Sabaudi e la conseguente Unità d’Italia. L’incarico nel Parlamento gli venne riconfermato e con esso il prestigioso compito di Rettore della Chiesa di Casa Professa dei padri gesuiti di Palermo. Superfluo aggiungere l’elenco di accademie e istituti culturali di cui fu socio.
Tutto ciò non avrebbe bisogno di ulteriori informazioni. Ecco perché passiamo a elencare la straordinaria produzione di scritti di questo siciliano geniale che ha dedicato l’intera vita a informare e intervenire concretamente, a operare con il principio evangelico di lasciare l’ambito umano della propria presenza dopo avervi apportato tutte le energie per renderlo migliorato. Ed ecco l’elenco delle pubblicazioni di Filippo Evola e alcune delle fonti da noi consultate:
Memorie sui miasmi paludosi, 1836; Sui mostri umani e sulla necessità di battezzarli, Palermo, Brisolese, 1838; Breve confronto tra l’omiopatia e l’allopatia indirizzato alla gioventù medica con una raccolta di pratiche osservazioni, e con l’aggiunta d’un manuale di clinica omiopatica dal dr. F. Evola, Palermo, Pensante, 1839; Sulla giurisdizione della Real parrocchia di Balestrate sopra la chiesa di Trappeto e suo territorio: memoria prima, Palermo, Lao, 1839;  Elogio storico di Mauro Orlando, dottore in medicina e filosofia, Palermo, Garofalo, 1840; Sulla giurisdizione della Real parrocchia di Balestrate sopra la chiesa di Trappeto e suo territorio: memoria seconda, Palermo, Lao, 1840; Il dabben uomo e il ladro, Palermo, Garofalo, 1844; Sulla febbri intermittenti: lettera prima e lettera seconda, 1845; Un gelso castello: parole del parroco dottore Filippo Evola, Palermo, Garofalo, 1848; Sull’amministrazione di alcuni sacramenti e sull’isterotomia, o taglio cesareo regolati dal momento in cui l’anima si diparte dal corpo: ricerche medico-morali del parroco Filippo Evola, Palermo, Garofalo, 1849; Sull’ampelopatia apparsa nel 1852 in Balestrate, Palermo, Lorsnaider, 1853; Sulla provocazione dell’aborto e sul parto prematuro: considerazioni medico-morali del parroco Filippo Evola, Palermo, Morvillo, 1853; La macerazione dei lini nel fiume Giati, 1856; Elogio funebre di Michele Pandolfini professore di patologia generale nella Regia Università degli studi di Palermo morto addi 5 maggio 1861, Palermo, Amenta, 1861; Orazione funebre dell’avvocato Emmanuele Viola in occasione dei solenni funerali celebrati nella Chiesa di S. Antonino addi 2 marzo 1865, Palermo, Lao, 1865; Sull’infusione del caffè crudo contro il colera, 1867; Orazione funebre del commendatore Gaetano Scovazzo, in occasione dei solenni funerali: celebrati addi 10 giugno nella Chiesa di San Nicola Tolentino letta dal dottor Filippo Evola, Palermo, Lao, 1868; Notizie statistiche del Comune di Balestrate, 1869; Della pigiatura e torchiatura dell’uva, 1871; Sul processo Pasteur per conservare ed invecchiare i vini, 1871; Sulla Biblioteca nazionale di Palermo, Palermo, Lao, 1872; Sugli ostacoli alla fabbricazione degli alcool in Sicilia, 1873; Grido d’allarme tra i cultori dell’industria, 1874; Sui vini poco alcolici di Sicilia, Palermo, Dolcemascolo, 1877; Sull’imposta dell’alcool, 1877; Storia tipografico-letteraria del secolo 16 in Sicilia, Palermo, Lao, 1878; La coltura del frassino, 1880; La dottrina cattolica e l’economia politica: volume 1 e volume 2, Palermo, Lao, 1880; La ferrovia Palermo-Trapani: una corsa a volo d’uccello, Palermo, Della forbice, 1880; Sul lino di Riga, 1880; Lu rebellamentu di Sichilia, Palermo, Lao, 1882; Ricordi storici del primo centenario della Biblioteca nazionale di Palermo, Palermo, Lao, 1882; Sopra un documento che rischiara l’edizione delle poesie di Sebastiano Bagolino, pubblicata in Palermo nei primi anni del secolo 17, Palermo, dello Statuto, 1883; Lettera aperta del Comm. F. Evola, 1885; Sul lino Bigno, 1886; Balestrate: il suo passato e il suo presente, Palermo, F. Lao, 1887; Metodo economico sulla solforazione della vite, 1887.
Opere consultate: Angelo Lo Piccolo e Domenico Tuzzo, Balestrate nella sua storia: condizioni socio economiche, Trapani, A. Vento, 1965; Angelo Lo Piccolo, Balestrate: un secolo di storia, Alcamo, Campo, 1978; Benedetto Marotta, Elogio funebre del comm. sac. Filippo Evola, recitato nella Chiesa del Gesù a Casa Professa in Palermo dal can. Benedetto Marotta, Palermo, Vedova Tumbarello, 1888; Antonino Monteleone, Balestrate nella storia religiosa e civile, Alcamo, I.G.E.A., 1950; Domenico Tuzzo, Filippo Evola: tra scienza e fede, Palermo, Vittorietti, 1977.
Mario Grasso