Nel 2019, l’impegno della Polizia Postale e delle Comunicazioni è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale, con particolare riferimento ai reati di competenza di questa Specialità.
Il Compartimento di Palermo a seguito dell’attività investigativa ha denunciato per reati commessi tramite la rete internet 143 persone, responsabili di reati contro la persona e contro il patrimonio.
Nell’ambito della pedopornografia online, nel 2019, sono state eseguite 28 perquisizioni, anche in modalità informatica, delegate dall’Autorità Giudiziaria, sono state denunciate 26 persone, 11 tra questi responsabili anche del reato di adescamento di minore previsto dall’art 609 undecies del codice penale. Inoltre è stato tratto in arresto in flagranza di reato un soggetto trovato in possesso di decine di migliaia di file riproducenti minori anche in tenerissima età coinvolti in attività sessuali esplicite.
In particolare, nell’anno appena chiuso, per queste fattispecie di reato, si evidenzia un sempre maggiore ricorso ai software di messaggistica personale (Whatsapp) e simili rispetto ai social network tradizionali.
A seguito di tali attività sono stati sequestrati centinaia di dispositivi informatici (cellulari, tablet, pc, macchine fotografiche digitali, cd, dvd ecc..) che vengono analizzati, a seguito di delega dell’Autorità Giudiziaria da personale specializzato attraverso adeguati e sofisticate strumentazioni al fine di rinvenire ulteriori fonti di prova.
In tale settore fondamentale importanza assume la collaborazione con organismi internazionali e Polizie Straniere dalle quali prendono avvio importanti attività investigative.
Nell’ambito dei reati contro la persona perpetrati sul web, quali minacce diffamazioni, sex extortion, violazioni della Privacy e molestie sono state segnalate all’AG venticinque persone e cinque soggetti sono stati segnalati per furto d’identità digitale, (c.d. sostituzione di persona) reato previsto e punito dall’art 494 del c.p. a tutela della Fede Pubblica.
Relativamente ai reati contro il patrimonio quali truffe on line, frodi informatiche, illecite utilizzazioni di codici di carte di credito nel 2019 la Specialità ha denunciato 84 persone.
Di particolare importanza le attività volte alla repressione dell’illecita diffusione via internet di canali tv a pagamento, nonché quelle relative all’utilizzo fraudolento di carte di credito su i dispositivi POS di esercizi commerciali; specifica attenzione, anche nel 2019, è stata rivolta al fenomeno del trading on line svolto da società non autorizzate attraverso piattaforme web di natura fraudolenta, ove ignari soggetti investono ingenti somme di denaro indotti da tecniche di social engineering.
Con riferimento al “Cyber terrorismo” la recente direttiva del Ministro dell’Interno sui comparti di specialità ha confermato in capo alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, sia a livello centrale che territoriale, le competenze in materia di contrasto al fenomeno del terrorismo di matrice jihadista in rete, con particolare riferimento al monitoraggio del web, quale principale strumento di strategia mediatica del Daesh, già espletato da personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni, affiancato da un qualificato, supporto di mediazione linguistica e culturale,la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha svolto attività sia di iniziativa, che su specifica segnalazione, al fine di individuare i contenuti di eventuale rilevanza penale all’interno degli spazi e servizi di comunicazione on line, siti o spazi web, blog, forum, portali di social network e i cosiddetti “gruppi chiusi”, anche a seguito di informazioni pervenute dai cittadini tramite il Commissariato di P.S. Online.
L’attività, funzionale a contrastare il proselitismo e prevenire fenomeni di radicalizzazione, ha portato a monitorare circa 16.860 spazi web, quali siti web, forum, blog , media (video e foto) profili twitter e profili facebook.
Nel corso di tale attività di monitoraggio, si è inoltre riscontrato un effettivo incremento dell’azione da parte dei maggiori fornitori di servizi Internet (Facebook, Google, Twitter, etc.) volta alla rimozione di contenuti illeciti presenti sulle proprie piattaforme, grazie anche alla richiesta di maggiore collaborazione elaborata in numerose sedi istituzionali nell’ambito di progetti internazionali (es. EU Internet Forum), ai quali ha preso parte la Specialità.
L’attività preventiva e informativa della Polizia Postale e delle Comunicazioni ha visto, inoltre, momenti di collaborazione con le locali Digos, anche per la cooperazione specialistica in caso di necessari approfondimenti tecnici in relazione a posizioni emergenti o monitorate sul territorio.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni è impegnata, ormai da diversi anni, in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet, rivolte soprattutto alle giovani generazioni. Si evidenzia la campagna itinerante della Polizia Postale e delle Comunicazioni “Una Vita da Social”, un progetto dinamico, innovativo e decisamente al passo con i tempi, che si avvicina alle nuove generazioni evidenziando sia le opportunità del web che i rischi di cadere nelle tante trappole dei predatori della rete, confezionando un vero e proprio “manuale d’uso”, finalizzato ad evitare il dilagante fenomeno del cyberbullismo e tutte quelle forme di uso distorto della rete in generale e dei social network.
A disposizione degli utenti è presente la pagina facebook e twitter di “Una vita da social”, gestita direttamente dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, dove vengono pubblicati gli appuntamenti, le attività, i contributi e dove i giovani internauti possono “postare” direttamente le loro impressioni ad ogni appuntamento.
Inoltre nel 2019sono stati realizzati incontri educativi su tutto il territorio di competenza raggiungendo oltre sette mila tra studenti genitori e insegnanti in circa 60 Istituti scolastici per i quali è stata messa a disposizione anche un’email dedicata: [email protected].